Sul Daily Telegraph, quotidiano britannico, è comparso il 7 maggio del 2009 un articolo (DNA: timeline of the national DNA database) in cui si ripercorre la storia della creazione dell'archivio nazionale del DNA, di cui qui sotto potete leggere alcuni dei passaggi più rilevanti (nella traduzione italiana). Da notare come si inizia col pretesto di scovare i responsabili dei crimini più violenti ed odiosi (stupro, omicidio) si passa a chiedere che l'archivio del DNA sia esteso a tutta la popolazione (richiesta del 5 maggio del 1998 da parte di Peter Gammon, presidente dell'associazione dei sovrintendenti della polizia), e si finisce per precisare che un campione di DNA dovrebbe essere prelevato da ogni bambino al momento della nascita (richiesta del 16 settembre 1998 di Robert Taylor, sovrintendente della National Crime Squad della polizia britannica).
Sarà
un caso il fatto che da ogni bambino britannico viene prelevato un
campione di sangue alla nascita, utilizzato per uno screening di alcune
rare malattie genetiche, e poi conservato per cinque anni? Persino dalle
pagine del Daily Telegraph si leva la preoccupazione che si stia occultamente realizzando quell'archivio del DNA
di tutta la popolazione che è stato apertamente richiesto da alcuni
dirigenti delle forze di polizia. Infatti in un altro articolo sullo
stesso quotidiano britannico (http://www.telegraph.co.uk/health/7756320/DNA-database-created-) si legge "I
campioni possono anche essere utilizzati dai medici legali e dai
ricercatori medici per una serie di scopi facendo sorgere sospetti che
si stia occultamente realizzando un database nazionale del DNA."
Per approfondimenti:
creazione dell'archivio del DNA britannico raccontata dal quotidiano Daily Telegraph
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