Interessante post di Beppe Grillo:
È dal 1990 che i parlamentari si sono fatti una legge apposita, per cui basta che il partner dichiari di convivere "more uxorio" da almeno tre anni e la legge lo tratta come uno sposo legittimo (Regolamento di assistenza sanitaria integrativa dei Deputati, art. 2, lettera "d").
Il 25% dei parlamentari e del personale della Camera usufruisce di questi trattamenti di favore. La differenza tra gli eletti e gli impiegati di Montecitorio sta nel fatto che per i primi il diritto può estendersi anche oltre il convivente (ad esempio ai figli, anche quelli nati "fuori dal matrimonio", ma fino al raggiungimento della maggiore età), mentre per i secondi ci si limita al partner.
Ultimamente ai partner di fatto è stato riconosciuto anche il vitalizio.
Ma non basta: il diritto al vitalizio è riconosciuto anche al partner di fatto dei consiglieri regionali!!!
Ecco dove arriva l'ipocrisia di costoro: negare agli altri quello che si è votato allegramente per se stessi da 20 anni!!
E poi non dovremmo chiamarli una Casta!!???" viviana v., bologna
Integro anche la seconda parte dello stesso utente:
Copio da Wikipedia: 'Nonostante alle coppie di fatto non siano riconosciuti gli stessi diritti delle coppie sposate, esistono delle eccezioni per alcune categorie di persone:
Giornalisti: nella coppia di fatto il partner può usufruire della Cassa mutua sanitaria in uso per la categoria professionale;
Onorevoli: usufruiscono dello stesso diritto dei giornalisti, ma in più possono trasmettere la pensione di reversibilità al partner sopravvissuto.'
Insomma, saremo anche tutti uguali, ma ci sono alcuni che sono più uguali degli altri e hanno dato a se stessi quelle agevolazioni e quei diritti che negano alle coppie di fatto di comuni cittadini.
Poi uno si chiede come mai i giornalisti tifano per il governo qualunque esso sia...!" viviana v.
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