Interessante storia che mette in evidenza di come le persone sono sempre pronte a giudicare in negativo qualsiasi cosa che facciamo. (iniziando dai parenti piu' stretti passando per quelli piu' lontani e finendo con gli sconosciuti)
Il concetto è fare sempre di testa propria visto che solo noi sappiamo veramente come stanno le cose:
1. Storia in Breve:
Un vecchio faceva il cammino con il figlio giovinetto. Il padre e il
figlio avevano un unico piccolo asinello: a turno venivano portati
dall'asino ed alleviavano la fatica del percorso. Mentre il padre
veniva portato e il figlio procedeva con i suoi piedi, i
passanti li schernivano: "Ecco," dicevano "un vecchietto
moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel
giovinetto". Il vecchio saltò giù e fece salire
al suo posto il figlio suo malgrado. La folla dei viandanti
borbottò: "Ecco, un giovinetto pigro e sanissimo, mentre
indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre decrepito". Egli, vinto
dalla vergogna, costringe il padre a salire sull'asino.
Così sono portati entrambi dall'unico quadrupede: il
borbottìo dei passanti e l'indignazione si accresce,
perché un unico piccolo animale era montato da due persone.
Allora parimenti padre e figlio scendono e procedono a piedi
con l'asinello libero. Allora sì che si sente lo
scherno e il riso di tutti: "Due asini, mentre risparmiano uno, non
risparmiano se stessi". Allora il padre disse: "Vedi figlio: nulla
è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro vecchio modo di comportarci".
http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/esopo/contadino_figlio_asino.htm
2. Storia lunga:
"C’era una volta un vecchio commerciante di stoffe di nome Italo che
aveva un figlio giovane e forte che si chiamava Valeriano. Un giorno,
entrambi si misero in viaggio verso Roma per acquistare delle nuove
stoffe che provenivano dal lontano Oriente. Partirono una mattina molto
presto: il cammino era lungo e faticoso, per questo decisero di portare
anche il loro piccolo asinello. La bestiola era giovane ma mansueta:
spesso Italo lo portava con sé per giungere fino al mercato, caricando
la sua schiena di pesanti tessuti e stoffe pregiate. Padre e figlio
decisero di portare con loro l’asinello in modo che, portati a turno
dalla bestiola, potessero alleviare la fatica del percorso.
Mentre il padre veniva portato dall’asinello e il figlio procedeva con i
suoi piedi, i passanti, vedendoli, li schernivano: “Ecco!”, dicevano,
“un vecchietto moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa
ammalare un bel giovinetto!”. Valeriano, sentendo queste parole, diceva
ai passanti: ”Mio padre è anziano e io sono giovane e forte; per questo
lui è trasportato dall’asino e io cammino a piedi!”. Ma il vecchio Italo
si vergognò tanto che in un attimo saltò giù e ordinò a suo figlio di
salire al suo posto, suo malgrado.
Così, il vecchio padre camminava a piedi e il giovane Valeriano
viaggiava comodamente sul dorso dell’asinello. Ma dopo poco, la folla
dei viandanti non tardò a borbottare: “Ecco, un giovinetto pigro e
sanissimo, mentre indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre
decrepito!”. Il ragazzo, vinto dalla vergogna, si sentì in colpa e
costrinse il padre a salire sull’asino insieme a lui.
Così, venivano portati entrambi dall’unico quadrupede: il borbottio dei
passanti e l’indignazione si accresceva, perché un unico piccolo e
giovane animale era montato da due persone. “Povera bestiola, quanto
peso è costretto a trasportare sulla sua giovane schiena!”. Padre e
figlio, sentendo le chiacchiere della gente, si sentirono entrambi in
colpa: scesero dall’asinello e decisero di procedere a piedi, liberando
così la bestiola da ogni peso. Allora sì che si sentì, dopo poco, lo
scherno e il riso di tutti i passanti: “Due asini, mentre ne risparmiano
uno, non risparmiano se stessi”.
Allora il padre, stanco di tutti questi discorsi disse saggiamente:
“Vedi figlio: nulla è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro
vecchio modo di comportarci”.
La favola insegna che le persone intorno a noi, e che non ci conoscono
bene, spesso ci giudicano facilmente qualsiasi cosa facciamo o diciamo.
Bisogna sempre comportarsi correttamente senza dare troppo ascolto alle
critiche degli altri che a volte sono poco costruttive e dannose per
noi."
[fonte http://www.filastrocche.it/contenuti/il-contadino-lasino-e-il-figlio/]
P.S. Saluto mia sorella che mi legge assiduamente il blog facendo passare come farina del suo sacco le mie/nostre invettive.
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