Notizie - Il Giappone la popolazione sta invecchiando e ha bisogno di 10 milioni di stranieri



Dal seguente filmato di Italiani In Fuga:

https://www.youtube.com/watch?v=GCMfaH3aH3k&feature=autoshare

Secondo le previsioni, il Giappone perderà metà della propria forza lavoro entro il 2060 e, di conseguenza, la propria importanza economica a livello mondiale.

Hidenori Sakanaka, ex capo dell’Ufficio Immigrazione di Tokyo, chiede che il Giappone si apra ad un’immigrazione di massa: “abbiamo bisogno di 10 milioni di persone durante i prossimi 50 anni altrimenti l’economia giapponese crollerà. Il Giappone è una nazione-isola , non abbiamo consentito l’accesso agli stranieri per 1.000 anni e non abbiamo quindi molta esperienza di convivenza con altri gruppi etnici. Dobbiamo però cambiare mentalità e attitudine”

L’ultima esperienza giapponese con l’immigrazione di stranieri non è andata a buon fine.

Per sostenere il miracolo economico degli anni 80 e 90, i Brasiliani di discendenza giapponese erano stati incoraggiati a tornare in Giappone.

Quando l’economia rallentò e le aziende iniziarono a licenziare, i nuovi arrivati furono i primi a perdere il lavoro e tanti dei 300.000 brasiliani furono rispediti verso il Brasile.

Molti dei bambini di terza o quarta generazione in Giappone non possono ancora ottenere la cittadinanza giapponese.

Shoko Takano, insegnante presso una scuola per Brasiliani di origine etnica giapponese, dice “i Giapponesi-Brasiliani sono svantaggiati e vengono discriminati. I bambini non parlano bene il giapponese, subiscono episodi di bullismo, abbandonano la scuola e hanno prospettive lavorative molto povere. La comunità parte svantaggiata.”

Il governo giapponese ha detto che la soluzione al ridimensionamento della forza lavoro consiste nel dare a stranieri visti lavorativi per un periodo che va dai tre ai cinque anni.

Le Nazioni Unite hanno però accomunato questa proposta a schiavitù perché i lavoratori non hanno diritti e vengono pagati poco.

Il signor Sakanaka conferma “è ridicolo. Con grande fatica ottengono nuove competenze, imparano la lingua e poi devono andarsene dopo 5 anni. Il governo deve incentivare una vera immigrazione.”

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