Scienza - Centralia citta' fantasma e l'incendio inestinguibile

Dal seguente articolo di wikipedia estrapolo alcuni trafiletti.

Notizia veramente interessante:

https://it.wikipedia.org/wiki/Centralia_(Pennsylvania)

L'antracite nel sottosuolo venne estratta in quantitativi industriali fino alla fine del diciannovesimo secolo, ma in seguito la sua estrazione subì un continuo declino, lasciando infine nel sottosuolo una serie di pozzi abbandonati; caratteristiche dell'antracite sono la sua estrema durezza, che in passato ne rese difficile l'estrazione, e il fatto che sia di difficile accensione e di ancora più difficoltoso spegnimento.

La popolazione è passata dai 2761 abitanti del 1890 ai soli 7 del 2013 facendola così risultare una semi-città fantasma

L'incendio[modifica | modifica wikitesto]

Non è certo quale sia stato l'evento che scatenò il disastro di Centralia. L'opinione più accreditata è quella secondo cui il consiglio cittadino ordinò ad un gruppo di cinque volontari dei vigili del fuoco di bruciare una pila di rifiuti in una miniera abbandonata. Per qualche ragione essi non riuscirono a spegnere correttamente il fuoco, che riuscì a raggiungere il sottosuolo ricchissimo di antracite e ad innescarne la combustione.[1]Nei mesi successivi furono effettuati alcuni tentativi di estinguere l'incendio attraverso l'escavazione del combustibile fossile infiammato e attraverso l'immissione nei vecchi tunnel minerari di materiale non infiammabile. Anche a causa della scarsità di fondi disponibili, tutti i tentativi di estinguere l'incendio sotterraneo si rivelarono però inutili e ben presto esso iniziò a manifestare i suoi effetti anche in superficie: ceneri, nuvole di fumo bianco ed acre, moria di alberi, scioglimento dell'asfalto con conseguente formazione di crepe sulle strade e voragini nel terreno.[1][7]
Nel ventennio successivo la popolazione iniziò progressivamente ad essere evacuata, molti edifici furono abbattuti e Centralia divenne una cittadina fantasma. Complessivamente il governo federale stanziò circa 42 milioni di dollari per il trasferimento degli abitanti. Le persone si sono trasferite perlopiù nelle comunità vicine.[8][9]
La gravità del problema divenne chiara nel 1979 quando un benzinaio della zona constatò che la temperatura della benzina nella sua cisterna sotterranea era di 77,8 °C.[10]
Un altro evento drammatico che segnò la cittadina fu quando, il 14 febbraio del 1981, Todd Dombowski, un ragazzino di 12 anni, sprofondò in una profonda buca apertasi improvvisamente a causa dell'incendio sotterraneo. Scivolò per diverse decine di centimetri ma riuscì a non sprofondare ulteriormente aggrappandosi alla radice di un albero e a chiedere aiuto; le sue grida furono udite da suo cugino Eric Wolfgang che riuscì a raggiungerlo e portarlo in salvo. Analisi successive evidenziarono che i gas che fuoriuscivano dalla buca contenevano un'altissima quantità di monossido di carbonio, che avrebbe potuto facilmente uccidere Todd se il ragazzino fosse rimasto più a lungo al suo interno.[11]
L'incendio nel sottosuolo è ancora attivo e si calcola che, ai ritmi attuali, lo sarà ancora per circa 250 anni;[12] alcune persone ancora abitano la cittadina, che nel frattempo è divenuta un'attrazione turistica.

Centralia, la miniera di carbone  che brucia da 50 anni

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