23 Ottobre 2009.
Parlando a proposito delle manifestazioni degli studenti.
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/18/francesco-cossiga-a-noi-piace-ricordarlo-cosi/51187/
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La terra ha la Febbre
Ho trovato questo articolo su www.beppegrillo.it e lo pubblica integrale
Nel 2010 il Pianeta Terra ha fatto sentire la sua voce. Si merita la copertina del TIME come personaggio dell'anno. E' una voce che grida nel deserto dei media che citano catastrofi bibliche come fatti di cronaca, un piccolo spazio tra le vicende della nostra corte dei miracoli, tra un Bocchino e un Bondi. La vocedei della fatalità e del progresso sono da sempre grandi alleati della stupidità umana. Colpisce il distacco di fronte alla distruzione del nostro ambiente, della casa in cui viviamo. Come se noi fossimo marziani in vacanza sulla Terra.
Il 12 gennaio un terremoto ad Haiti di magnitudo 7.0 causa oltre 200.000 vittime, tre milioni di persone sono colpite dal sisma. Il 27 febbraio un terremoto di magnitudo 8,8 colpisce il Cile e tutto il Pacifico meridionale. Il 14 aprile un sisma di 6,9 gradi causa 3.000 vittime nella regione del Qinghai, in Cina. Il 20 aprile nel golfo del Messico: l'incendio della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon causa 11 morti e un gigantesco sversamento di petrolio: è un disastro ambientale mai registrato prima nella Storia. Il 16 luglio esplosione di due condotti un deposito di stoccaggio del petrolio nel porto di Dalian in Cina, secondo Greenpeace uno delle più gravi catastrofi ecologiche, riversate in mare tra 60mila e 90mila tonnellate di greggio. Il 30 luglio e nei giorni successivi la peggior ondata di maltempo da 80 anni provoca 1.500 morti e dodici milioni di sfollati in Pakistan. Nel mese di agosto un'ondata di calore senza precedenti da più di mille anni colpisce la Russia con incendi colossali che provocano centinaia di vittime e il blocco dell'esportazione del grano. Alcune centrali nucleari sono assediate dalle fiamme. Nel mese di agosto al largo di Mumbai in India scontro tra una petroliera e una nave cargo con fuoriuscita di petrolio, decine di tonnellate di greggio riversate in mare. Il carico è composto da 1.200 container con sostanze chimiche e oltre duemila tonnellate di benzina, diesel e lubrificanti. Nel mese di agosto un'alluvione colpisce l'India con centinaia di morti e milioni di senza tetto. Nel mese di agosto il maltempo provoca allagamenti nell'Europa centrale con decine di morti. Nel mese di agosto un'alluvione senza precedenti a memoria d'uomo con fiumi di fango colpisce la regione del Ladakh in Tibet.
L’Onu parla di “un disastro peggiore dello tsunami e del terremoto di Haiti" riferendosi alle alluvioni di questa estate. La Terra ha la febbre, la temperatura dei primi sei mesi del 2010 è la più alta mai registrata. Si ritorna alle processioni medioevali come in Russia con il patriarca ortodosso che invoca la pioggia, i monaci tibetani che chiedono il conforto della preghiera e il Papa che rivolge un appello per tutte le popolazioni colpite. Nel frattempo un blocco di ghiaccio grande quattro volte l'isola di Manhattan si è staccato dalla Groenlandia e naviga nell'Oceano Atlantico.
Alla fine del 2010 mancano più di quattro mesi, prepariamoci. All'appello mancano lo Tsunami stile 2006, l'uragano Katrina del 2005 e l'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Un po' di pazienza e arriveranno anche quelli, l'importante è mostrare una sana indifferenza. della Terra, mai così potente e frequente, è diventata un rumore di fondo, un brontolio di tuono consueto, sfondo delle vicende umane, qualcosa di ineluttabile come le grandi epidemie di peste del passato, o una somma di episodi inquietanti e sgradevoli che l'umanità fronteggerà grazie ai miracoli della tecnologia. Gli
Il 12 gennaio un terremoto ad Haiti di magnitudo 7.0 causa oltre 200.000 vittime, tre milioni di persone sono colpite dal sisma. Il 27 febbraio un terremoto di magnitudo 8,8 colpisce il Cile e tutto il Pacifico meridionale. Il 14 aprile un sisma di 6,9 gradi causa 3.000 vittime nella regione del Qinghai, in Cina. Il 20 aprile nel golfo del Messico: l'incendio della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon causa 11 morti e un gigantesco sversamento di petrolio: è un disastro ambientale mai registrato prima nella Storia. Il 16 luglio esplosione di due condotti un deposito di stoccaggio del petrolio nel porto di Dalian in Cina, secondo Greenpeace uno delle più gravi catastrofi ecologiche, riversate in mare tra 60mila e 90mila tonnellate di greggio. Il 30 luglio e nei giorni successivi la peggior ondata di maltempo da 80 anni provoca 1.500 morti e dodici milioni di sfollati in Pakistan. Nel mese di agosto un'ondata di calore senza precedenti da più di mille anni colpisce la Russia con incendi colossali che provocano centinaia di vittime e il blocco dell'esportazione del grano. Alcune centrali nucleari sono assediate dalle fiamme. Nel mese di agosto al largo di Mumbai in India scontro tra una petroliera e una nave cargo con fuoriuscita di petrolio, decine di tonnellate di greggio riversate in mare. Il carico è composto da 1.200 container con sostanze chimiche e oltre duemila tonnellate di benzina, diesel e lubrificanti. Nel mese di agosto un'alluvione colpisce l'India con centinaia di morti e milioni di senza tetto. Nel mese di agosto il maltempo provoca allagamenti nell'Europa centrale con decine di morti. Nel mese di agosto un'alluvione senza precedenti a memoria d'uomo con fiumi di fango colpisce la regione del Ladakh in Tibet.
L’Onu parla di “un disastro peggiore dello tsunami e del terremoto di Haiti" riferendosi alle alluvioni di questa estate. La Terra ha la febbre, la temperatura dei primi sei mesi del 2010 è la più alta mai registrata. Si ritorna alle processioni medioevali come in Russia con il patriarca ortodosso che invoca la pioggia, i monaci tibetani che chiedono il conforto della preghiera e il Papa che rivolge un appello per tutte le popolazioni colpite. Nel frattempo un blocco di ghiaccio grande quattro volte l'isola di Manhattan si è staccato dalla Groenlandia e naviga nell'Oceano Atlantico.
Alla fine del 2010 mancano più di quattro mesi, prepariamoci. All'appello mancano lo Tsunami stile 2006, l'uragano Katrina del 2005 e l'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Un po' di pazienza e arriveranno anche quelli, l'importante è mostrare una sana indifferenza. della Terra, mai così potente e frequente, è diventata un rumore di fondo, un brontolio di tuono consueto, sfondo delle vicende umane, qualcosa di ineluttabile come le grandi epidemie di peste del passato, o una somma di episodi inquietanti e sgradevoli che l'umanità fronteggerà grazie ai miracoli della tecnologia. Gli
La Russia brucia da Mosca alla Siberia, 35°C anche in Finlandia
Notizia presa da qua
Ancora record in alcune stazioni moscovite e a San Pietroburgo (35,3°C), record anche nella gelida Ojmjakon. Finlandia: Lahti tocca i 35°C, Lappeenranta li sfiora. Oltre 34°C anche in Estonia. Urfa, Turchia, supera i 44°C. Gran caldo anche in Ucraina orientale, temporali in quella occidentale. Forti piogge in Polonia, Pakistan, Cina e Giappone meridionali. Roventi Mongolia, Iran,Iraq, Kuwait, Siria. 66 morti per il caldo delle ultime settimane in Giappone.
Ancora Russia. In Jacuzia, nel cuore gelido della Siberia, Ojmjakon è davvero scatenata e mercoledì 28, con 34,6°C, si è nuovamente migliorata, con il record precedente durato solo 24 ore. Tornando nel settore europeo, mercoledì 28 record a Tambov e Zametcino (41,1°C per entrambe), come pure a Bogucar, arrivata a 41,6°C, Kamysin e Kalac (41,5°C per entrambe). I valori più alti sono stati registrati a Verhnij Baskuncak e Aleksandrov Gaj, con 42,5° e 41,8°C, molto calde anche Jaskul e Volgograd, con 41,1° e 40,6°C. 35,3°C a San Pietroburgo, anche questo un nuovo record (precedente 34,6°C).
In Estonia, Narva 34,5°C, Johvi 33,7°C, Kunda 33,3°C, Kuusiku 32,8°C, Jogeva e Tartu 32,6°C, Valke-Maarja 32,3°C, Voru 32,1°C.
35,0°C a Lahti, in Finlandia, mercoledì 28 luglio. Notevolissimi anche i 34,6°C di Lappeenranta e i 33,7°C di Helsinki-Vantaa.
Caldo feroce anche in Turchia orientale. Mercoledì, Urfa 44,5°C, Diyarbakir 43,3°C, Adiyaman 42,5°C, Siirt 42,0°C, Gaziantep 41,2°C, Malatya (m 948) 40,6°C, Erzincan (m 1156) 38,1°C, Van (m 1667) 31,8°C.
Ucraina tra il gran caldo dell'est e i temporali della parte centro-occidentale. Luhans'k ha raggiunto i 39,5°C, Kharkiv i 36,8°C. A Chernihiv sono caduti 74 mm di pioggia tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì.
Piogge intense, localmente a carattere temporalesco, anche in Polonia. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 60 mm a Rzeszow-Jasionka, 49 a Cracovia, 48 a Lodz, 45 a Torun.
Ancora record martedì 27 luglio in Mongolia, con 39,3°C a Saikhan Ovoo e 39,9°C ai 1460 metri di Dalangzabad. Sempre in Mongolia, mercoledì 28, non solo si sono registrati 42,4°C a Zamyn-Uud, 950 metri di altitudine ma la minima di 31,0°C di Hangbod (m 914, massima 42,2°C) è veramente pazzesca. La bassa pressione con le grandi piogge nella Cina centrale ha spinto un'area di alta pressione arroventata più a nord, una massa d'aria molto calda staziona così in zona da settimane con valori fino a 30°C a 850 hpa, anche 32°C orografici.
Epicentro del caldo asiatico mercoledì tra Iran sudoccidentale, Iraq e Kuwait. In Iran, Masjed-Soleyman e Omidieh 48,6°C, Dezful 48,2°C, Abadan 47,8°C, Ahwaz 47,6°C. In Iraq, Bajij 47,8°C, Baghdad 47,6°C, Kut-Al-Hai 46,8°C, Kirkuk 46,5°C, Karbala 46,3°C, Mosul 46,2°C. In Kuwait, Sulaibiya 48,1°C, Al-Nwaiseeb e Mitribah 47,0°C, Abdaly 46,9°C, Bubiyan 46,8°C.
Gran caldo mercoledì 28 luglio anche in Siria, con massime 45,6°C a Kamishli, 45,2°C ad Hassakah, 44,8°C ad Abukmal, 44,3°C a Tel Abiadh, 42,2°C a Deir Ezzor.
Forte maltempo in Pakistan mercoledì. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 178 mm di pioggia a Saidu Sharif, 171 a Peshawar, 138 a Murree, 103 a Jacobabad, 66 a Zhob, 64 a Drosh e Sibi, 63 a Pad Idan.
Piogge intense anche in Cina meridionale e Giappone meridionale. In Cina, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 120 mm a Shenzhen, 92 a Hong Kong. In Giappone, nelle medesime 24 ore, 136 mm a Kagoshima, 112 a Kochi, 83 a Fukue, 70 a Miyazaki.
Nel centro-nord del Giappone protagonista mercoledì è stato invece il caldo, con per esempio una massima di 34,2°C a Tokyo (oltre 5°C sopra media), ma anche 35,0°C a Nagano (media 28,7°C), 36,6°C a Toyama (media 28,7°C) e 36,3°C a Fushiki (media 28,4°C). Si calcola che almeno 66 persone siano morte in Giappone a causa dell'ondata di caldo (la maggior parte per colpo di calore) e 15000 siano state ricoverate in ospedale. Il paese è da una quindicina di giorni alle prese con un caldo persistente, con massime diffusamente oltre i 35°C. Anche martedì molte le massime oltre i 35°C, citiamo Fukushima 36,9°C, Gifu e Maizuru 36,7°C, Kumagaya e Tomaya 36,0°C, Nagoya 35,9°C, Matsumoto 35,8°C, Maebashi 35,6°C, Kyoto 35,5°C. Si tratta di valori 5°/8°C superiori alle medie stagionali.
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