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Filosofia #la donna centenaria e la disquisizione sul "caso/destino"

Ecco una disanima sul tema "caso/destino"

Gli argomenti il "testamento" di un'ultracentenaria la storia della canzone Caruso oppure il film Sliding Doors.

Alla fine, del tutto, le mie deduzioni/elucubrazioni:

a) NONNA ULTRACENTENARIA

Tanti anni fa ascoltai, in televisione, l'intervista ad un'anziana signora ultracentenaria.

Domanda: "Cosa si sente dire ai giovani circa quello che ha imparato dalla vita?"

Risposta: "Ho imparato che, se e' destino una porta si apra, prima o poi, quella porta si aprira', se invece e' destino che una porta non si apra, questa, nonostante tutto lo sforzo uno potra' metterci, questa non si aprira' mai "

b) CARUSO: la canzone di Lucio Dalla e' nata in maniera molto insolita

(vedasi APPENDICE --> CARUSO)

  • Dalla, in estate, era a giro con la sua barca, vicino a Napoli, la sua barca si ruppe e dovette andare al porto.
  • Va nell'albergo piu' importante della città (proprietari degli amici) e gli danno la suite dove Caruso ha passato le ultime notti
  • Vi era un pianoforte vecchio stonato usato dal cantautore affacciato sul golfo di Sorrento (dall'altra parte vedeva Napoli) e dava sul balcone dell'albergo.
  • Affascinato Dalla inizio' a provare il pianoforte e tiro' fuori 4 accordi La- R- Sol7 Mi 7  (che si ripetono per tutta la canzone)
  • Suona guardando il mare, con il pensiero di Caruso.
  • Poi un amico del bar della scogliera gli racconta che Caruso era innamorato di una ragazza a cui, durante ultimi giorni della sua vita, dava lezioni. 
  • Quando senti' arrivare la morte, porto' il pianoforte nella terrazza ed incomincio' a cantare.
  • Quelli delle lampare (pescatori) corsero a sentirlo cantare (era molto famoso), e nel dolore della malattia, Caruso penso' allo skyline di Manhattan (o almeno e' questo che aveva immaginato Lucio Dalla)
  • Fu questo struggente momento l'ultimo atto di Caruso.

c) SLIDING DOORS

(vedasi APPENDICE --> SLIDING DOORS)

E' un film in cui la protagonista, ad un certo punto, arriva davanti alla porta della metropolitana di corsa

Il film mostra cosa gli succedera' se prendera' la metropolitana (scoprendo cosi' il marito che la tradisce) oppure se perdera' la metropolitana (tornando a casa senza cogliere in fragrante il compagno che la tradiva)

 

QUALCHE CONSIDERAZIONE

- Alle volte, nella vita, capitano degli eventi di cui non si riesce, a volte, di capacitarsi di come possano essersi realizzati, in cui il tempismo fa la sua parte importante (vedi la canzone Caruso oppure il film Sliding Doors)

Un mio carissimo amico (reincontrato per "caso" proprio negli ultimi anni e dal quale sono partite "dinamiche" a dir poco sorprendenti ) sostiene che:

"il caso non esiste, alcuni eventi capitano, in certi momenti, solo perche' e' il momento giusto che capitino"

- Interessante anche questo vecchio articolo del "signore degli anelli" che ben spiega che, ogni evento e/o persona, anche quelli negativi/e hanno il loro perche' e, come si dice, tutto puo' tornare utile nella vita.

- Sul trasformare il male in bene non poteva mancare questo articolo sulla Pasqua e di trasformazione della sconfitta/morte (Venerdi' Santo) alla vittoria/vita (Domenica di Resurrezione) 

- Come diceva bene De Andre' nella canzone "via del Campo" puo' essere interpretato che, le difficolta'/scarti/ultimi (Letame), possono fare da "fertilizzante" per la vera "Vita" (Fior)

"... dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior..."

- Non di rado la frase seguente ben spiega il concetto (e relativo articolo) "«Life is what happens when you're busy making other plans»"

- E' giusto rimarcare che, a prescindere dal caso o del destino, abbiamo il dovere, in ogni circostanza della vita di, non solo fare il massimo ma saper "cogliere l'attimo"/carpediem.

- Ci sono opportunita' che se non colte con tempismo, non si ripeteranno piu' (un po' come diceva Aleandro Baldi nella sua canzone

"... ci vuole un attimo per perdersi e non trovarsi piu' per secoli come due angoli,
come due nuvole,
come due alberi, 
due latitudini, 
ci vuole un attimo per perdersi e fare cenere e fare Cernobyl..."

https://www.youtube.com/watch?v=ZXjPbMt5wAs

- Nella vita, vale la 3° legge di Newton (non solo applicata agli oggetti ma al bene o male che abbiamo fatto
"Per ogni forza che un corpo A esercita su un altro corpo B, ne esiste un’altra uguale, in modulo e direzione, e contraria in verso, che B esercita su A."

- Saper aspettare/pazienza (alle volte anni se non varie decine di anni) e' un punto fondamentale  (vedasi , la teoria di Mashmallows(dopo tutto la pazienza, e' la virtu' dei forti)

- Circa la felicita' ecco due interessanti articoli (il film, visto nella sua interezza e' veramente toccante):

- Ultimo ma non ultimo giusto tenere a mente cosa diceva la "nonnina" in modo da vivere, la vita, con la giusta "leggerezza" (e senza prenderla troppo sul serio) (tanto piu' che, alla fin fine, di certo, c'è solo una cosa)

APPENDICE

CARUSO


La canzone con i sottotitoli



Il testo della canzone:

Qui dove il mare luccica e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

Te voglio bene assaje
ma tanto, tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.
Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare e
la bianca scia di un'elica

sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte

guardò negli occhi la ragazza,
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare.

Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.

Potenza della lirica dove ogni dramma è un falsoche con un po' di trucco e
con la mimica puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica

ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.

Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint'e vene sai
Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint'e vene sai

SLIDING DOORS



Filosofia #"Vivere" il presente #riflessione del giorno **2024.03.29**

Ho ricevuto, da una persona (*) veramente in gamba la seguente storia vera, invito a leggere nella sua interezza. Le conclusioni indicate sono eccellenti (riferite al concetto di "Presente")...

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Un uomo si mise a sedere nella stazione L'Enfant Plaza della metro di Washington D.C. e iniziò a suonare il violino. 

Era il freddo mattino del 12 gennaio 2007. Eseguì sei pezzi di Bach per circa quarantacinque minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era previsto che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione della metro, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono tre minuti, un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. 

Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi, poi si affrettò, per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.

Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. 

Pochi minuti più tardi, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. 

Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di tre anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. La madre lo strattonò con decisione e il bambino continuò a camminare girando la testa per tutto il tempo. Stesso comportamento ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.

Nei quarantacinque minuti in cui il musicista suonò, solo sei persone si fermarono e rimasero qualche momento.

Circa 27 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32,17 dollari da questi 27 passanti. 

Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, né ci fu alcun riconoscimento.

Un solo passante lo riconobbe, su 1.097. Nessun altro se ne rese conto, però il violinista era Joshua Bell, uno dei massimi musicisti al mondo (violinista e direttore d'orchestra). Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, col suo violino del valore di 3,5 milioni di dollari.

Due giorni prima della metro, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito alla Simphony Hall di Boston; i posti in platea costavano oltre 100 dollari.

Questa storia è vera, documentata. L'esecuzione di Joshua Bell, ripresa da una telecamera nascosta in incognito nella stazione, venne organizzata dal quotidiano Washington Post come esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. 

La domanda era: in un ambiente comune, a un'ora inappropriata, percepiamo la grandezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? 

Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato? Per l'articolo su questo esperimento, intitolato Pearls Before Breakfast, pubblicato l'8 aprile del 2007, 

https://www.stateofmind.it/2023/07/esperimento-violinista-metro/

Weingarten vinse il Premio Pulitzer 2008, per il miglior articolo dell'anno.

...

Però la vera domanda su cui potremmo riflettere è: se non abbiamo il tempo per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare una musica straordinaria, quante altre cose della vita ci stiamo perdendo? Riusciamo ad apprezzare ciò che la vita ci offre?  

Siamo così distratti dalle vicende quotidiane e poco attenti da non cogliere il valore che ci circonda?

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Aggiungo che, la parola "Presente", gia' contiene, di suo, la parola (implicita) "regalo"...

Viviamolo quindi, questo regalo, come se stessimo, ad esempio, centellinando, ogni goccia di un "vino eccellente"... (**)

(*) Che, qualche anno fa, tenne un interessantissimo corso, in piu' giorni, di cui tengo tutt'ora, come se fossero "reliquie", tutti gli appunti scritti a mano, a portata di mano (50 pagine A4)

(**) invito a leggere anche questo articolo
https://www.abeautifulmind.it/2021/01/religione-avvento-2020-meditazione.html

infine due aforismi:

"Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico."

(Pablo Neruda)

“Abbiamo due vite. La seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una“.

(Confucio)

[fonte]

https://lucasadurny.com/de-brevitate-vitae/

Musica - "Kyrie" (Missa Luba) #Antonella Ruggiero

Segnalo questa canzone, commovente, interpretata, eccellentemente, da Antonello Ruggiero

La Missa Luba è un'ambientazione della Messa tridentina cantata negli stili tradizionali della Repubblica Democratica del Congo. Composta da un certo padre Guido Haazen, un frate francescano del Belgio, e originariamente celebrato, eseguito e registrato nel 1958 da Les Troubadours du Roi Baudouin, un coro di adulti e bambini della città congolese di Kamina nella Provincia del Katanga.

[Articolo originale]

https://it.wikipedia.org/wiki/Missa_Luba


articoli correlati



Religione - Messa Tridentina - Orari Messe Firenze

Appunto sul blog, l'orario delle Messe Tridentine, a Firenze.

Alla fine dell'articolo vecchi articoli che hanno una correlazione con l'argomento stesso.

CHIESA dei SANTI MICHELE e GAETANO
Indirizzo: Piazza degli Antinori (FIRENZE)
Telefono: 055 046 95 11
E-mail: firenze(at)icrsp.org
Sito Web: http://www.icrss.it/firenze/



Oratorio di San Francesco Poverino
Piazza della Santissima Annunziata, 1, (FIRENZE)
i contatti sono:
Telefono: 055 600 804
E-mail:  dante.pastorelli(at)virgilio.it
Mi hanno detto che la messa e' la domenica alle 9:00 e le 10:30
Il primo venerdi' del mese il rosario e' alle 18:00 mentre la messa alle 18:30


[Vecchi Articoli Blog]

Messa in latino di pasqua 2010 Tridentina

https://www.abeautifulmind.it/2010/04/messa-in-latino-di-pasqua-2010.html

Messa di Pasqua 2011 in latino tridentina

https://www.abeautifulmind.it/2011/04/messa-di-pasqua-2011-in-latino.html

Religione - Pasqua 2016

https://www.abeautifulmind.it/2016/03/religione-pasqua-2016.html

Religione - Pasqua 2018 di Resurrezione

https://www.abeautifulmind.it/2018/04/religione-pasqua-2018-di-resurrezione.html

Religione - Pasqua 2021 di Resurrezione

https://www.abeautifulmind.it/2021/04/religione-pasqua-2021-di-resurrezione.html

Eventi - 1 Settembre visite guidate della Sinagoga e del Museo ebraico #FIRENZE #Via Luigi Carlo Farini, 6

Appunto sul blog il seguente evento, presso la Sinagoga e del Museo ebraico #FIRENZE #Via Luigi Carlo Farini, 6.

https://goo.gl/maps/GkUyv3DhJAGuLpET8

La locandina e' molto esplicativa, si parla comunque di:

  • Apertura "Balagan Cafè”  alle ore 19.
  • Visite guidate, da prenotarsi, dalle 19:30 alle 21:00 (costo 10 euro prenotazioni 055290383)
  • Ore 20.15 concerto di Dimitri Grechi Espinoza,
  • Ore 21:30 concerto di violino, viola, contrabbasso, percussioni e voce (Mish Mash)
  • Apericena da prenotarsi 

Maggiori dettagli qui



Notizie - Giovanni Galli e la sua storia

Mi sono imbattuto, per caso, su questo filmato di Giovanni Galli. (la cui storia ignoravo)

Giovanni Galli parla della morte del figlio nel 2001 e del suo rapporto sulla fede

Di seguito un articolo con qualche dettaglio suppletivo.

https://www.blitzquotidiano.it/sport/youtube-giovanni-galli-a-tv2000-la-morte-di-niccolo-i-pianti-la-fede-2619290/

Film - PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO... E ANCORA PRIMAVERA

Mi e' stato consigliato, da un amico, la visione di questo film.

E' sicuramente un film che si apre a varie interpretazioni, mi sembra pertinente, di questo link

https://www.mymovies.it/film/2003/primaveraestateautunnoinvernoeancoraprimavera/

la seconda recensione qui menzionata da un'idea piu' semplice del film(faccio copia ed incolla)

E' un film che va "sorseggiato" come un buon vino e, se non si intende alla prima, da "ribersi", come un secondo bicchiere, sempre di buon vino, ma, ovviamente, "centellinato"

Cinque stagioni (tempo circolare), due personaggi principali, una casetta ancorata in un laghetto tra i monti, un'azione scandita ogni dieci anni, mezzo secolo di ascesi per diventare un vero uomo. È la storia di un bambino educato con rispetto affettuoso da un anziano monaco, dall'infanzia innocente e crudele (primavera), all'adolescenza appassionata che scopre l'amore carnale (estate), poi ossessione che sfocia nella gelosia omicida (autunno) e infine la quieta saggezza dell'ingresso nell'alta età (inverno). E il ciclo ricomincia con un bimbetto abbandonato. Opus n. 8 di un regista coreano abituato a raccontare drammi contemporanei, ribollenti di violenza e crudeltà, è un film straordinario per bellezza paesaggistica. Nei primi due capitoli può dare il sospetto di un estetismo pittorico fin troppo raffinato, come un calligrafico esercizio idilliaco di stile. Nella 2ª parte, però, quando dal mondo esterno irrompono le passioni, le invenzioni narrative e registiche si susseguono. In inverno, sul lago ghiacciato anche la natura si fa minacciosa, non più incontaminata nel suo splendore. Così infantilmente scherzosa nel 1° capitolo dov'è applicata a rane e pesci, la grossa pietra che faticosamente l'adulto e atletico monaco trascina sino alla vetta più alta diventa la metafora della pena del vivere, ma anche di un'ascesa alla conquista di una pace autentica. Premio del pubblico a Locarno 2003. Fotografia (Dong-hyeong Baek) e musica (Ji-woong Bark) di prim'ordine.

Religione - Pensiero del giorno #2022.02.22

Signore ti adoro, anche se non so cosa vuol dire. 

Ti ringrazio, anche se solo a parole. 

Ti chiedo perdono, anche se senza una lacrima. 

Ti offro tutto, anche se non ho niente. 

Ti voglio amare, anche se ne sono assolutamente incapace. Amen. 

(P. AUGUSTO GIANOLA, missionario in Amazzonia)

Pensiero del giorno - 01/01/2022

 "Dissi all'uomo

che stava

all'inizio dell'anno:

Dammi una lampada

affinché possa inoltrarmi

sicuro nell'ignoto.


Egli mi rispose:

Esci nella notte

e metti la tua mano

nella mano di Dio...

ti sarà

più utile della luce

e più sicuro

di una strada conosciuta."

Minnie Louise Haskins


Religione - Pasqua 2021 di Resurrezione

Da un'antica «Omelia sul Sabato santo».

(PG 43, 439. 451. 462-463)
La discesa agli inferi del Signore


  Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.
  Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
  Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
  Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
  Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
  Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
  Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
  Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».


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Religione - Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo (Disc. 52; PL 158,955-956)

 Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo

 

(Disc. 52; PL 158,955-956)

O Vergine, per la tua benedizione è benedetta ogni creatura


    Cielo, stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sottoposte al potere dell'uomo o disposte per la sua utilità, si rallegrano, o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitati allo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazia nuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché avevano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate. Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall'oppressione e avevano perso vivezza per l'abuso di coloro che s'erano fatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora invece, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio e abbellite dall'uso degli uomini che lodano Dio.

    Hanno esultato come di una nuova e inestimabile grazia sentendo che Dio stesso, lo stesso loro Creatore non solo invisibilmente le regge dall'alto, ma anche, presente visibilmente tra di loro, le santifica servendosi di esse. Questi beni così grandi sono venuti dal frutto benedetto del grembo benedetto di Maria benedetta.

    Per la pienezza della tua grazia anche le creature che erano negl'inferi si rallegrano nella gioia di essere liberate, e quelle che sono sulla terra gioiscono di essere rinnovate. Invero per il medesimo glorioso figlio della tua gloriosa verginità, esultano, liberati dalla loro prigionia, tutti i giusti che sono morti prima della sua morte vivificatrice, e gli angeli si rallegrano perché è rifatta nuova la loro città diroccata.

    O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura.

    A Maria Dio diede il Figlio suo unico che aveva generato dal suo seno uguale a se stesso e che amava come se stesso, e da Maria plasmò il Figlio, non un altro, ma il medesimo, in modo che secondo la natura fosse l'unico e medesimo figlio comune di Dio e di Maria. Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. E mentre aveva potuto creare tutte le cose dal nulla, dopo la loro rovina non volle restaurarle senza Maria.

    Dio dunque è il padre delle cose create, Maria la madre delle cose ricreate. Dio è padre della fondazione del mondo, Maria la madre della sua riparazione, poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per opera del quale tutte le cose sono state salvate. Dio ha generato colui senza del quale niente assolutamente è, e Maria ha partorito colui senza del quale niente è bene.

    Davvero con te è il Signore che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te.


[Fonte http://www.villaschiari.it/Preghiere/Liturgiadelleore/ProprioTempo/8DicImmConcezLett.htm]

Religione - Basilica di San Giovanni in Laterano

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Giovanni_in_Laterano

Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, verso il 312, donò al papa Milziade il palazzo del Laterano, che egli aveva fatto costruire sul Celio per sua moglie Fausta. Verso il 320, vi aggiunse una chiesa, la chiesa del Laterano, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe. Consacrata dal papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, essa fu la prima chiesa in assoluto ad essere pubblicamente consacrata. Nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di San Giovanni in Laterano. Per più di dieci secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero duecentocinquanta concili, di cui cinque ecumenici. Semidistrutta dagli incendi, dalle guerre e dall’abbandono, venne ricostruita sotto il pontificato di Benedetto XIII e venne di nuovo consacrata nel 1726. Basilica e cattedrale di Roma, la prima di tutte le chiese del mondo, essa è il primo segno esteriore e sensibile della vittoria della fede cristiana sul paganesimo occidentale. Durante l’era delle persecuzioni, che si estende ai primi tre secoli della storia della Chiesa, ogni manifestazione di fede si rivelava pericolosa e perciò i cristiani non potevano celebrare il loro Dio apertamente. Per tutti i cristiani reduci dalle “catacombe”, la basilica del Laterano fu il luogo dove potevano finalmente adorare e celebrare pubblicamente Cristo Salvatore. Quell’edificio di pietre, costruito per onorare il Salvatore del mondo, era il simbolo della vittoria, fino ad allora nascosta, della testimonianza dei numerosi martiri. Segno tangibile del tempio spirituale che è il cuore del cristiano, esorta a rendere gloria a colui che si è fatto carne e che, morto e risorto, vive nell’eternità. L’anniversario della sua dedicazione, celebrato originariamente solo a Roma, si commemora da tutte le comunità di rito romano. Questa festa deve far sì che si rinnovi in noi l’amore e l’attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa. Il mistero di Cristo, venuto “non per condannare il mondo, ma per salvare il mondo”, deve infiammare i nostri cuori, e la testimonianza delle nostre vite dedicate completamente al servizio del Signore e dei nostri fratelli potrà ricordare al mondo la forza dell’amore di Dio, meglio di quanto lo possa fare un edificio in pietra.


[fonte https://www.laparola.it/rito-romano/dedicazione-della-basilica-lateranense/ ]

Religione - Avvento 2020, meditazione Cardinale padre CantalaMessa

 Interessante meditazione del cardinale padre Cantalamessa di cui colpisce il passo:

"...Iniziamo meditando oggi sulla prima di queste “massime eterne”: la morte. "Memento Mori": ricordati che morirai. I monaci Trappisti l’hanno scelto come motto del loro Ordine e lo scrivono nei luoghi di passaggio del monastero..."

L'omelia trascritta e' al seguente link:

https://www.cercoiltuovolto.it/approfondimenti/p-raniero-cantalamessa-prima-predica-di-avvento-2020/

"....Più credibile, su questo punto, è il pensiero di un altro filosofo, Martin Heidegger, che pure parte da premesse analoghe e si muove nello stesso alveo dell’esistenzialismo. Definendo l’uomo “un-essere-per-la-morte” , egli fa della morte non un incidente che pone fine alla vita, ma la sostanza stessa della vita, ciò di cui essa è fatta. Vivere è morire. L’uomo non può vivere senza bruciare e accorciare la vita. Ogni minuto che passa è sottratto alla vita e consegnato alla morte, come, percorrendo in auto una strada, vediamo case ed alberi scomparire velocemente dietro di noi. Vivere per la morte significa che la morte non è solo la fine, ma anche il fine della vita. Si nasce per morire, non per altro.

Qual è allora – si domanda il filosofo – quel “nucleo solido, certo e invalicabile”, al quale la coscienza richiama l’uomo e sul quale deve fondarsi la sua esistenza, se vuole essere “autentica”? Risposta: il suo nulla! Tutte le possibilità umane sono, in realtà, delle impossibilità. Ogni tentativo di progettarsi e di elevarsi è un salto che parte dal nulla e finisce nel nulla . Non resta che rassegnarsi, fare – come si dice – di necessità virtù e amare anzi il proprio destino. Una versione moderna del “amor Fati” degli Stoici.
Sant’Agostino aveva anticipato anche questa intuizione del pensiero moderno sulla morte, ma per trarne una conclusione totalmente diversa: non il nichilismo, ma fede nella vita eterna.

Quando nasce un uomo – scriveva – si fanno tante ipotesi: forse sarà bello, forse sarà brutto; forse sarà ricco, forse sarà povero; forse vivrà a lungo, forse no… Ma di nessuno si dice: forse morirà o forse non morirà. Questa è l’unica cosa assolutamente certa della vita. Quando sappiamo che uno è malato di idropisia [allora era questa la malattia incurabile, oggi sono altre] diciamo: Poveretto, deve morire; è condannato, non c’è rimedio”. Ma non dovremmo dire lo stesso di uno che nasce? “Poveretto, deve morire, non c’è rimedio, è condannato!”. Che differenza fa se in un tempo un po’ più lungo, o un po’ più breve? La morte è la malattia mortale che si contrae nascendo .

Dante Alighieri ha condensato in un solo verso questa visione agostiniana; definisce la vita umana sulla terra “ un vivere ch’è un correre alla morte” ...."


"...C’è un punto da cui osservare questo immenso quadro e decifrarne il significato. È la “fine”, cioè la morte, a cui segue immediatamente il giudizio di Dio (cf. Eb 9, 27). Visto da qui, tutto assume il suo giusto valore. La morte è la fine di tutte le differenze e le ingiustizie che esistono tra gli uomini. La morte, diceva il nostro attore comico Totò, è una “livella”, azzera tutti i privilegi. Quante guerre, quante crudeltà in meno si commetterebbero sulla terra se i violenti e gli oppressori dei popoli pensassero che anche loro presto dovranno morire!

Guardare la vita dal punto di osservazione della morte, dà un aiuto straordinario a vivere bene. Sei angustiato da problemi e difficoltà? Pòrtati avanti, còllocati al punto giusto: guarda queste cose dal letto di morte. Come vorresti allora avere agito? Quale importanza daresti a queste cose? Hai un contrasto con qualcuno? Guarda la cosa dal letto di morte. Cosa vorresti aver fatto allora: aver vinto, o esserti umiliato? Aver prevalso, o aver perdonato?

Il pensiero della morte ci impedisce di attaccarci alle cose, di fissare quaggiù la dimora del cuore, dimenticando che “non abbiamo quaggiù dimora stabile” (Eb 13, 14). L’uomo, dice un salmo, “quando muore con sé non porta nulla, né scende con lui la sua gloria” (Sal 49, 18). Nell’antichità, si usava seppellire i re con i loro gioielli. Questo incoraggiava, naturalmente, la pratica di violare le tombe per asportarne i tesori. Sono state ritrovate tombe del genere, in cui, per tenere lontani i profanatori, veniva posta sopra il sarcofago una scritta: “Qui ci sono solo io”. Come era vera quella scritta, anche se la tomba nascondeva, di fatto, gioielli! “L’uomo, quando muore, con sé non porta nulla”...."

"...“Vegliate!”

Sorella morte è davvero una buona sorella maggiore e una buona pedagoga. Ci insegna tante cose, se soltanto la sappiamo ascoltare con docilità. La Chiesa non ha paura di mandarci a scuola da lei. Nella liturgia del mercoledì delle ceneri, c’è una antifona dai toni forti, che suona ancora più forte nel testo originale latino. Dice: “Emendiamo in meglio ciò che abbiamo commesso di male per ignoranza. Non avvenga che raggiunti improvvisamente dall’ora della morte, cerchiamo uno spazio per fare penitenza e non lo troviamo più” . Un giorno, un’ora sola, una buona confessione: come ci apparirebbero diverse queste cose in quel momento! Come le preferiremmo a scettri e regni, a lunga vita, a ricchezza e a salute!..."

Storia - La nascita del purgatorio - Jacques Le Goff

Segnalo questo libro, La nascita del purgatorio - Jacques Le Goff 

"... Secondo Lutero, il Purgatorio era un "terzo luogo" ignorato dalle Scritture. È solo alla fine del XII secolo che nasce la credenza in un luogo intermedio dell'aldilà: un evento che va oltre la storia della religione e della spiritualità, e che Le Goff collega alle nuove strutture sociali e politiche del feudalesimo e alle conquiste economiche, agricole e mercantili. Ed è così che le grandi sistemazioni culturali, filosofiche e anche teologiche che avevano governato il modo di pensare e di vivere dell'uomo medievale, vengono radicalmente messe in discussione. La nascita del Purgatorio, attraverso un attento studio della società medievale e della mentalità collettiva, dimostra infatti come l'affermarsi di una nuova visione del mondo abbia fatto sì che il peccato non decidesse tragicamente il destino dell'anima umana, ma che fosse possibile salvarsi in un "secondo regno, dove l'umano spirito si purga e di salire al cielo diventa degno"...."

Astronomia - San Miniato al Monte a Firenze ed il Solstizio D'estate



"...Dalla terza monofora laterale meridionale della chiesa di San Miniato a Monte a Firenze entrando nella basilica arriva un raggio di luce (il giorno del solstizio d'estate), il primo, e va a colpire il bordo del cerchio dove e' iscritto il simbolo del cancro e lo colpisce come se fosse un bersaglio. Per circa 1 minuto e mezzo a ricordo anche della festivita' di san Giovanni (che a Firenze e' il 24 Giugno). In questo modo viene glorificato questo santo visto che un tempo il solstizio d'estate cadeva il 24 giugno. Data in cui cadeva il solstizio d'estate quando ilcalendario era allineato con le stagioni (calendario Giuliano).

Questo evento e' rimasto nell'oblio per tanto tempo fino al 2011 quando e' stato riscoperto.

E' un evento di meraviglia visto che si crea un contatto tra cielo e terra di cui l'uomo ha bisogno, perche' arriva dal cielo e dal cielo deve tornare...."



Dopo 800 anni riscoperto la funzione astronomica dello zodiaco Basilica di San Miniato al Monte



https://www.sanminiatoalmonte.it/un-millennio-di-luce-osservazione-del-solstizio-destate-a-cura-di-simone-bartolini/ 

https://www.sanminiatoalmonte.it/







Di seguito una vecchia locandina

 

Notizie - Retrouvaille: un aiuto alla coppia in crisi

Appunto sul blog questa associazione che sembra essere molto efficace nell'aiutare le coppie in crisi (segnalatomi da varie persone)

https://www.retrouvaille.it/

Di seguito la playlist con la relativa presentazione.


Di seguito il loro volantino:



Religione - Pasqua 2020

Riporto di seguito una interessante ed antica « Omelia sul Sabato santo ». (PG 43, 439. 451. 462-463)


http://www.vatican.va/spirit/documents/spirit_20010414_omelia-sabato-santo_it.html

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La discesa agli inferi del Signore

"Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.

Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.

Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.

Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli »."

Da un'antica « Omelia sul Sabato santo ». (PG 43, 439. 451. 462-463)


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Di seguito qualche interessante articolo vecchio del blog sempre sulla Resurrezione di Cristo:

Religione - Disquisizione teologale sulla resurrezione di Cristo e Dipinti

Religione - Pasqua 2018 di Resurrezione

Religione - Pasqua 2016

Aforisma del 12.09.2015 considerazioni teologiche

Religione - La croce spiegata da Travaglio

Musica - Boban Marković e messaggio filosofico del giorno

Religione - Le feste pagane riciclate dalla Chiesa