... qualche trafiletto del discorso di Roger Federer che e' stato insignito del dottorato ad honoris in lettere umane dal Darmouth college ( universita' prestigiosa del new Hampshire)..
Qualche trafiletto:
"...Ho passato anni a lamentarmi, a imprecare, a lanciare la racchetta, prima di imparare a mantenere il controlo. Il successo senza sforzo non esiste. I risultati che ho ottenuto non sono arrivati solo grazie al talento, ma lavorando più dei miei avversari ..."
"...Nel tennis avere un gran dritto viene considerato un talento. Ma nel tennis, come nella vita, la disciplina è talento. La pazienza, credere in sé stessi è un talento. Sapere come gestirsi e gestire la propria vita è anche un talento"..."
"...Ogni torneo finisce con una persona che conquista il trofeo, e tutti gli altri a pensare alla loro sconfitta. Immaginate se tra tutti voi soltanto uno si laureasse, e gli altri 10 mila di voi dovessero riprovarci la prossima volta. Ho cercato di non perdere. Ma ho perso. E alcune sconfitte fanno più male di altre ...".
"...Ho vinto circa l'80% delle partite, ma solo il 54% dei punti. Qualunque cosa farete nella vita, vi troverete a perdere un punto, una partita, una stagione, un lavoro. Ci saranno alti e bassi ed è naturale avere dei dubbi su sé stessi, Ma anche i vostri avversari dubitano di loro, e non dimenticate che le energie negative sono energie sprecate...".
"...Nel tennis, la perfezione è impossibile. Delle 1.526 partite di singolare che ho giocato nella mia carriera, ho vinto quasi l'80%. Di punti ne ho vinti il 54%. Quando perdi un punto su due, in media, impari a non soffermarti su ogni tiro. I migliori al mondo non sono i migliori perché vincono ogni punto, ma perché hanno imparato ad affrontare i punti persi...".
"...Quindi, ha ribadito lo svizzero, mai fermarsi a un punto perso: “Accettalo, piangi pure, ma impegnati per il prossimo”."
"...Superare i momenti di difficoltà è il segno dei campioni. I migliori non sono tali perché vincono ogni punto, ma perché sanno imparare dalle sconfitte. Lavorate duro, e ricordatevi di lavorare in maniera intelligente...".
"...L’assenza dello sforzo, della fatica, è un mito - ha detto Re Roger - Non sono arrivato dove sono arrivato solo con il talento puro. Ci sono arrivato cercando di superare i miei avversari. Ho creduto in me stesso. Ovvio sì, il talento conta. Non starò qui a dirti che non è così. Ma il talento ha una definizione ampia. Nella maggior parte dei casi non si tratta di avere il dono, bensì si tratta di metterci grinta, determinazione e coraggio..."
"...Il tennis mi ha permesso di vedere il mondo, ma non è quello il mondo. È importante avere una vita oltre al proprio lavoro, è importante conoscere, avere amici, avere una famiglia. Tutti voi avete così tanto da dare e spero che troverete i vostri modi unici per fare la differenza".
"...Io sono diventato un ex giocatore di tennis, voi invece siete il futuro. Siate gentili gli uni con gli altri... divertitevi e qualunque cosa deciderete di fare fatela sempre al massimo".
Segnalo anche un vecchio articolo sull'intelligenza e grinta
https://www.abeautifulmind.it/2013/05/scienza-lintelligenza-e-la-grinta.html
[fonti
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/11/roger-federer-laurea-dartmouth-discorso-lezione/7582789/
https://sport.sky.it/tennis/2024/06/11/federer-laurea-honoris-causa-universita-dartmouth
]