IL VIDEO CHE INCASTRA SAVOIA

Vittorio Emanuele ammette di aver ucciso Dirk Hamer. La confessione involontaria dentro al carcere di Potenza. Nel 2006, dopo la pubblicazione delle intercettazioni, aveva parlato di frasi manipolate.



VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA INTERVISTATO DA ENZO BIAGI


Utilizzi dei chiodi di garofano

I chiodi di garofano – che non hanno nulla a che vedere con i fiori di garofano, ma sono boccioli essiccati di una pianta sempreverde originaria dell’Indonesia e nella forma ricordano i chiodi – sono giunti in Europa nel IV secolo ed ebbero molto successo con l’ingrandirsi del mercato delle spezie, soprattutto dopo le crociate. Sono diffusi anche oggi in cucina, ma in modo limitato e vengono usati soprattutto come aromatizzanti. Pochi chiodi di garofano danno buon sapore a brasati, stracotti, marinate, bolliti e alle verdure sott’aceto. Spesso vengono picchettati (cioè infilzati) in una cipolla intera. Ricordatevi, comunque, di usarne a piccole dosi.

Potete utilizzare i chiodi di garofano anche per profumare stanze o armadi: infilateli in un arancio che poi appendere nel guardaroba o, se preferite, appoggiate l’arancio sul termosifone acceso. Visto che tengono lontani gli insetti potete metterne alcuni dove tenete la pasta, in modo che si conservi più a lungo. Il chiodo di garofano è considerato anche il re degli antiossidanti. Vengono anche utilizzati per alleviare il mal di denti (ma questo non significa che se usate il chiodo di garofano non dobbiate poi rivolgervi al vostro dentista). Considerato il loro aroma molto pungente, conservateli in barattoli di vetro ben sigillati.

Articolo originale qui

Il portasfiga berlusca

Ripreso dal post di beppegrillo.it http://feedproxy.google.com/~r/beppegrillo/rss/~3/k2I-k2dGJmg/libia_zhirinovs.html

Me lo sentivo. Il prossimo sarà Putin. Gheddafi sembra diretto a Mosca, volo di sola andata. Lo psiconano colpirà anche lì. Ora tocca alla Grande Madre Russia. Berlusconi ha distrutto la carriera dei suoi ex alleati Casini e Fini. Bossi ha avuto un ictus. A livello internazionale è come la peste bubbonica. Mubarak infartuato, Ben Alì morto, Gheddafi spacciato, Bush disperso, Blair sputtanato e anche la Merkel comincia ad avere qualche problema.

Disoccupazione Giappone, costo caffè e riserve Mais al minimo da 37 anni

Giappone: 1,21 mln disoccupati lungo termine in 2010

Da Swissinfo: il mercato giapponese del lavoro continua a scontare gli effetti della crisi economica mondiale scoppiata a fine 2008, registrando nel 2010 la quota record di 1,21 milioni di disoccupati a lungo termine, con un incremento di 260.000 unità sul 2009.

I dati, diffusi dal ministero degli Interni, si riferiscono al numero di persone che non sono riuscite a trovare un impiego per oltre un anno, e rappresentano il risultato peggiore dal 2002, quando fu avviata la raccolta di statistiche comparabili.

Caffè: arabica ai massimi dal 1997

2,772 dollari per libbra il future sul caffè miscela arabica (per gli intenditori: l'arabica è più amara) , mai così alto dal 1997.
Mais: scorte ai minimi degli ultimi 37 anni

Da wallstreetitalia: le scorte di mais non sono mai state cosi' basse negli ultimi 37 anni. E' un chiaro segnale che gli agricoltori di tutto il mondo stanno facendo fatica a produrre quantita' di grano sufficienti a soddisfare i bisogni dei consumatori. Anche se i prezzi stanno salendo e le piantagioni si stanno espandendo.

I produttori, dal Canada alla Russia, hanno aumentato la produzione di farina, riso e grano del 16% dal 2000, non abbastanza pero' da tenere il passo con la crescita della domanda del 20%. Lo mostrano i dati del Dipartimento dell'Agricoltura americano.

Sui mercati l'effetto e' stato che i futures sul grano hanno raggiunto questo mese i livelli piu' alti del 2008. I prezzi del mais nel frattempo hanno fatto un balzo del 95% l'anno scorso a quota $7,2025 (dati aggiornati al 18 febbraio), mentre la farina ha registrato un progresso del 71% in area $8,5575 e i semi di soia sono avanzati del 44% a quota $13,81. Il riso ha guadagnato l'11% a $15,075 per 100 libbre.



Tanto per rinfrescarsi un po la memoria su Gheddafi... e Berlusconii (parte 2)

In un video del 27 Marzo 2010 il premier Silvio Berlusconi salutando il leader libico Gheddafi lo abbraccia gli bacia la mano. Le immagini impazzano sul web da ore, rimbalzando dai siti italiani a quelli internazionale che sottolineano l’antica amicizia tra il Rais e il primo ministro italiano. Il video è stato girato durante il vertice della Lega Araba a Sirte lo scorso Marzo. Il Cavaliere fu oggetto di critiche, da cui si difese sostenendo che non c’era stato “nessun inginocchiamento a Gheddafi”.


Wilikeaks nuovo dispaccio su Berlusconi - Un clown

Solo in Italia abbiamo bisogno che i dispacci dei diplomatici usa, pubblicati da Wikileaks, avallini cio' che quasi tutto il mondo e poca gente con apertura mentale italiana, sanno da decenni, Berlusconi è un Clown da parte della prima superpotenza mondiale... E' proprio vero, Berlusconi è l'immagine della maggioranza degli italiani...

Dal www.FattoQuotidiano.it

"Le continue gaffe e la povertà di linguaggio del premier hanno offeso gran parte del popolo italiano e molti leader europei. E' chiara la sua volontà di anteporre i propri interessi personali a quelli dello Stato e ha una reputazione disgraziatamente comica”. Così l'ex ambasciatore statunitense Ronald Spogli descrive al dipartimento di Stato il presidente del Consiglio italiano. Un uomo comico, che “danneggia l'Italia”. Un clown, titola L'espresso, pubblicando in anteprima i dispacci. La debolezza  del Cavaliere permette agli americani di ottenere se non tutto, molto: dall'Afghanistan, all'ampliamento delle basi statunitensi, fino alle leggi sugli organismi geneticamente modificati (leggi l'articolo). Ma anche con il governo Prodi gli Usa avevano stabilito “rapporti particolari”. Nel 2006, appena subentrato all'esecutivo di B, il titolare della Farnesina D'Alema volò in “missione” oltre oceano per affrontare la vicenda del rapimento di Abu Omar (leggi l'articolo di Leo Sisti). L'Italia, riporta un cable, “ha fin qui posto un freno alle continue richieste di estradare presunti agenti della Cia presumibilmente implicati in un'operazione di rendition dell'imam”

Qui il dossier dell'espresso:

Padre Amorth: Satana dietro crisi economica, di Alitalia e conflitto a Gaza

Il noto esorcista padre Gabriele Amorth, intervistato dal sito cattolico Pontifex Roma, attribuisce la crisi economica e anche i problemi di Alitalia all’operato del demonio. Secondo Amorth, «quando accadono divisioni, confusione, crisi, il grande tentatore è sempre presente» e «se la ride» poiché «crisi e i dissesti economici hanno influenze anche sulla sfera personale”, creando “allontanamento e frattura, esattamente quello che vuole Satana».
Il maligno suggerirebbe «ai mercati, agli esperti e agli investitori scelte sbagliate», di modo che questi causino «disastri» e generino «confusione, crisi, conflitto, che poi sono gli obiettivi del demonio». Compito facilitato dal fatto che egli fa «credere che non esista», operando «inosservato, subdolamente».
Anche il conflitto nella striscia di Gaza è «il lato opposto della pace voluta da Dio» e il fatto che si combatte «nella Terra Santa rappresenta davvero il massimo trionfo per il maligno».
Secondo Amorth, «buona parte del clero ed anche dei vescovi hanno ceduto» poiché non credono più nell’esistenza del maligno, nonostante «nel Vangelo si parla chiaramente di Satana, delle sue opere e delle sue seduzioni, come creatura reale». Molti religiosi «sono scettici e quasi scoraggiati» ed è difficile «nominare esorcisti nelle diocesi».

Padre Amorth: «Harry Potter piace al Diavolo»

Si comincia con Harry Potter, si finisce col Demonio, ripete padre Gabriele Amorth proponendo un’escalation del delirio. Non è la prima volta: già quattro anni fa, in occasione dell’uscita di un film tratto da uno dei libri di Kathleen Rowling, il presidente dell’Associazione internazionale degli esorcisti vide «la firma del re delle tenebre» nel trionfo commerciale del maghetto. Nonostante le rispostacce di studiosi cattolici come Massimo Introvigne («la letteratura popolare per l’infanzia ha sempre fatto ricorso a temi magici, da Biancaneve a Peter Pan. I satanisti dovrebbero essere milioni») e il sostanziale disiniteresse dell’«Avvenire», Amorth non ha cambiato idea e non ha compresso lo slancio. Ieri, intervenendo a una trasmissione Rai sul culto del diavolo, ha detto: «Harry Potter può portare il ragazzo a compiere opere di magia che danno una possibilità di ingresso a Satana». Come dire: si comincia con lo spinello e si finisce all’eroina. [...]
Il testo integrale dell’articolo di Mattia Feltri è stato pubblicato sul sito della Stampa

Padre Amorth: “Villa di Arcore va esorcizzata”

Secondo il noto esorcista padre Gabriele Amorth, la villa di Arcore, di proprietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è infestata dal demonio. Si parla di una maledizione che risale al XVII secolo e prova ne sarebbero le vicissitudini dei proprietari, come sostiene il religioso, intervistato da Novella 2000. La villa, prima di essere acquisita da Berlusconi, era di proprietà del marchese Camillo Casati Stampa, il quale nell’agosto del 1970 uccise la moglie Anna Fallarino e il suo amante, prima di togliersi la vita. Un omicidio-suicidio, quello in via Puccini a Roma, che fece venire a galla le tresche sessuali del marchese e della moglie e venne abbondantemente trattato dalla stampa. “Se in quella villa i Casati Stampa erano soliti fare orge e cose del genere, hanno aperto le porte al Maligno”, avverte Amorth. Questo avrebbe ripercussioni anche su Silvio Berlusconi, recentemente investito proprio da scandali di natura sessuale, perché “potrebbe in qualche modo indurre in tentazione il premier e i suoi ospiti”. “Fermo restando però che il Demonio non agisce contro la volontà delle persone e che quindi resta agli umani il libero arbitrio”, assicura il religioso. Per mettere fine alla maledizione “la casa dev’essere benedetta, vi devono essere celebrati degli esorcismi e soprattutto chi vi abita deve convertirsi a una vita nel pieno rispetto delle norme cristiane”, fa sapere Amorth.

Ora come allora - Resistere, resistere, resistere.... Intervista a Borrelli

Intervista rilasciata ad Andrea Montanari su Repubblica. 

Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool Mani Pulite, cosa prova oggi nel veder utilizzato contro i magistrati di Milano il suo motto del 2002 "Resistere, resistere, resistere"?
«Una sensazione sgradevole nel veder rovesciato il senso di ciò che intendevo dire per utilizzarlo contro la legalità. Ma sono una persona liberale e quindi tollerante. Del resto, anche quando feci quel discorso erano ormai passate molte stagioni da Mani Pulite ed eravamo in pieno berlusconismo».

Allora, però, davanti a Palazzo di Giustizia si manifestava a favore dei magistrati.
«Non per tutta la durata dell´inchiesta Mani Pulite. Ci sono state manifestazioni perfino imbarazzanti nella stagione iniziale, poi gradatamente, ed è triste dirlo, ha prevalso quell´assuefazione tipica del nostro Paese verso prassi poco ortodosse o interessi personali. L´italiano medio preferisce avere delle vie di fuga come le raccomandazioni per perseguire i suoi interessi. Finché si è trattato di far rotolare qualche testa nella polvere andava bene, quando il cittadino si è sentito toccato nei suoi piccoli intrallazzi ha prevalsa la voglia di dire basta». 

Intende dire che oggi la stagione di Mani Pulite non sarebbe più possibile?
«Non so se oggi Mani Pulite avrebbe lo stesso successo. Non voglio generalizzare, ma temo che con il consolidamento del regime berlusconiano ci sia stato un ottenebramento della sensibilità media dei cittadini. Ho l´impressione che quell´invito a resistere come su una linea del Piave oggi non sarebbe raccolto. C´è stato uno sfarinamento della sensibilità per la cultura della legalità».

Sembra rassegnato.
«Giammai. Ma certamente, come del resto abbiamo sostenuto fin dall´inizio, non si può contare solo sull´azione di repressione giudiziaria. Ci vorranno diverse generazioni per ricostruire questa sensibilità verso la legge».

Cosa risponde a chi, come Giuliano Ferrara, accusa di puritanesimo chi protesta contro Berlusconi?
«Mi sembra chiarissimo che fin dal primo momento ci sia stato un tentativo di mescolare il piano giuridico processuale con un altro che attiene più al buon gusto o all´estetica».
Si spieghi meglio. «È stata creata ad arte una confusione per convincere la gente a dare un giudizio negativo su questa indagine. Con l´accusa di puritanesimo e di voler guardare dal buco della serratura. Dimenticando che lo spettacolo non è poi così commendevole per un capo di governo». 

Dunque?
«La risposta non deve essere affidata alla repressione moralistica dei comportamenti. Se Berlusconi vuole cenare con 25 ragazze lo faccia. Quello che è intollerabile è che dovendosi difendere dalle accuse, i suoi colonnelli stiano studiando riforme di carattere processuale e sostanziale con il solo scopo di sottrarlo al giudizio del tribunale. Questa è la cosa più grave. Una prassi vergognosa che non sarebbe possibile in nessun altro paese civile». 

Come se ne esce, visto che gli appelli del Capo dello Stato sono caduti nel vuoto?
«Non c´è uno scontro tra poteri dello Stato. Il fatto che ci sia un processo e che una delle parti in causa sia un politico non significa che politica e potere giurisdizionale debbano essere l´un contro l´altro armati. La magistratura non è contro la politica. Abbiamo assistito, questo sì, a un vero e proprio vilipendio della magistratura e dell´intero ordine giudiziario. Quando si è detto che i magistrati sono antropologicamente diversi dagli altri o che solo chi soffre di distorsioni mentali può abbracciare la carriera di magistrato. Il vilipendio è un reato, mi stupisco che finora nessuno lo abbia sottolineato».

Berlusconi, le 27 carte del rinvio a giudizio - Download PDF del Bunga Bunga Rubycuore

 La magia di Internet

http://affaritaliani.libero.it/static/upll/pdf/verbale.pdf

Verbali, intercettazioni, foto e video su BungleBungle.it - Berlusconi ed il bunga bunga

BungleBungle è un sito che raccoglie tutte le informazioni sul caso Ruby e Berlusconi. Integra un motore di ricerca per trovare subito tutte le notizie, foto e video più importanti sulla vicenda. 

 

 

www,BungleBungle.it

La Russa, il ministro scalcia-giornalisti

Ripreso dal Fatto Quotidiano


Ci sono domande che non si possono fare se non si vuole rischiare di essere presi a calci. Almeno a Ignazio La Russa. Quando a margine della manifestazione “In mutande ma vivi” organizzata da Giuliano Ferrara (leggi l’articolo), l’inviato di Annozero Corrado Formigli cerca di avvicinare il ministro della Difesa per fargli alcune domande, prima la Russa dice: “con voi di Annozero non parlo. Mi faccia fare le interviste serie” per poi passare alle vie di fatto. Formigli incalza: “Se fosse dimostrato che Arcore era frequentata da prostitute minorenni, Berlusconi cosa dovrebbe fare?”. Il titolare della Difesa prima dice al cronista di “chiedere a sua sorella” e poi, manco fosse un cavallo, si mette a scalciare da dietro il povero inviato. Non contento La Russa, rivolto a Formigli, si mette a gridare a squarcia gola: “Cosa fa? Mi da pedate da dietro? Mi da pedate? Ma si levi”. Il risultato è che il giornalista di Michele Santoro, dopo essere stato preso a pestoni con il tacco della scarpa di La Russa, viene placcato dalle forze di polizia presenti in sala e identificato. Una bella maniera per non rispondere alle domande  di Lorenzo Galeazzi




Parte seconda ripresa da qua


Dopo i calci di La Russa Formigli si prende gli insulti del pubblico

Scene di ordinaria follia al raduno milanese di Giuliano Ferrara “In mutande ma vivi”. L’inviato di Annozero Corrado Formigli prima è stato preso a calci dal ministro della Difesa Ignazio La Russa (guarda il video) a causa di alcune domande non gradite, poi, a manifestazione conclusa, è stato pesantemente insultato dalla folla. Alla fine è stato portato via dalla Digos di Stefano Locicero

Berlusconi telefona al Papa durante l’Angelus - Tormentone satirico su Youtube

Dopo aver telefonato all’Infedele e a Ballarò, il presidente del Consiglio interviene anche durante l’Angelus e interrompe Benedetto XVI. In cima ai suoi pensieri, la consigliera regionale lombarda Nicole Minetti. Confusa nella folla di piazza San Pietro c’è anche Iva Zanicchi: “Il Papa parla a tutti, non solo a Berlusconi”. Ecco il video satirico che sta spopolando in rete.


Beppe Grillo ad Anno zero - L'intervista


Beppe Grillo - Quando ha fatto il comizio il raduno dell’Italia Nuova a Milano ieri, in prima fila c’erano quelli che l’hanno devastata fino al giorno prima, De Benedetti era lì cittadino svizzero che ha devastato la più straordinaria azienda che avevamo.
Annozero – Parla dell’evento con Saviano?

Beppe Grillo – Sì e c’erano questi a sentire, sì con le espressioni di riformare il Paese.

Annozero – Però era pieno di gente, quello che è segnale è? Come lo interpreta?

Beppe Grillo – Ma è un segnale che usano certe persone come Saviano per riportare i giovani a credere in una sinistra che non c’è mai stata perché quando vai nei Consigli Comunali o Regionali ti rendi conto, quando vogliono fare una tangenziale, un’autostrada, una centrale nucleare o privatizzare l’acqua sono d’accordo tutti e due.

Annozero – Cioè lei dice che è un bluff?

Beppe Grillo – Assolutamente, non c’è mai stata, devono andare a casa tutti, stanno lì da 35 anni, nessuno t’ha dato un mandato eterno, te ne vai, non che vivi. E vivono perché prendono un miliardo - un miliardo, ve lo dico! – di Euro come rimborsi elettorali, togli i soldi e la politica diventa meravigliosa, sennò i soldi sono la politica. E la politica diventano i soldi! È semplice, li mandiamo a casa tutti, non abbiamo bisogno di essere rappresentati da questi cialtroni dilettanti, dilettanti allo sbaraglio. Non riescono neanche a capire cos’è un inceneritore, cos’è una raccolta differenziata o cos’è una pista ciclabile, non sanno assolutamente nulla, si affidano a esperti, esperti messi lì, pagano parcelle a gente incredibile, fanno grattacieli con questi architetti malati di mente che gli fanno i grattacieli tutti storti, passano alla storia per aver fatto e indebitano la città.

Annozero – Perché le persone li rivotano?

Beppe Grillo – Ma chi rivota?! Ecco, questa cosa la smettete di pensare che noi abbiamo votato questa gente qua?! Noi non abbiamo votato nessuno, questi parlamentari sono stati nominati da cinque segretari di partito, noi abbiamo votato delle coalizioni che non esistono, che non esistevano. Quando ha preso il 30% Berlusconi dentro c’era An con il 12% e quindi Berlusconi ha preso il 18%, il 18% del 67% che sono andati a votare è l’11% di quelli che hanno votato, che hanno dato il voto a Berlusconi. L’ 11%, quindi 4 milioni di persone, un partitino del cazzo, un piccolo partitino. È un perdente quest’uomo, è un vecchio senza prostata, senza cappelli che ha perso politicamente, 4 milioni di persone con dieci televisioni, cento giornali, miliardario e senza opposizione è un fallito, è il passato. Contro quelli chi ci metti? Chi ci metti contro? Casini, quello che ha detto che Cuffaro ha dato un segno straordinario prendendo sette anni entrando senza rimostranza, ha dato un segno di civiltà.

Annozero – Bersani?

Beppe Grillo – Bersani che vuole privatizzare l’acqua perché fa finta di no ma la vuol dare a Veolia, Bersani che ha scritto una lettera all’allora, quando era ministro dell’industria, al Ministro degli interni contro i dottori dell’Emilia Romagna che gli dicevano “guarda che gli inceneritori fanno morire di cancro i bambini”. Lui ha scritto al ministro degli interni di prendere provvedimenti contro i dottori. Questa gente qua!

Annozero – Vendola?

Beppe Grillo – Vendola che cosa ha fatto? Vendola voleva ripubblicizzare l’acquedotto più grande d’Europa, quello barese, è rimasto una Spa, voleva essere un ecologista, ecologista e libertà, ecologia, cinque inceneritori alla Marcegaglia. 140 milioni di soldi pubblici dati a Don Verzè, un ospedale privato.
Fini è rimasto in coma farmacologico per 16 anni, gli è passato davanti tutto, tutto, dallo scudo fiscale, alla legge elettorale porcata: qualsiasi cosa.

Annozero – Bossi? Calderoli? Tremonti?

Beppe Grillo….con il tricolore mi ci pulisco il culo. Io ho provato a leggermi la legge, sono arrivato alla dodicesima pagina insieme a due esperti, poi uno ha preso degli ansiolitici e non ce l’ha più fatta. Non si capisce, te lo giuro, non si riesce a capire, una legge che dovrebbe coinvolgere 60 milioni di persone non si capisce, quando una legge non si capisce non è una legge, è vuota, è una scatola vuota.
E fanno questo federalismo perché i comuni da 45 miliardi dell’anno scorso oggi sono a 76 miliardi di debito e se vai a vedere chi si è indebitato, i maggiori comuni indebitati sono quelli del nord. La Lega all’inizio non era così, era sul territorio, erano tosti, adesso hanno fatto compromessi, hanno salvato Roma, hanno salvato Catania, hanno permesso nella loro terra padroni in casa nostra di fare basi militari, va sott'acqua Vicenza anche per la responsabilità della base che hanno allargato con i piloni, chissà che casino hanno fatto lì sotto.
Noi abbiamo una lista civica il MoVimento 5 Stelle, siamo candidati, faremo 200 – 300 liste, sono ragazzi, cittadini incensurati senza essere iscritti a partiti che vogliono entrare nei Comuni, Milano ci sarà, Bologna, Napoli, Torino e entrano per vedere di riassestare questa malattia mentale del debito. Fai un referendum, lo mettono in un cassetto. Vai contro il nucleare, vogliono fare cinque centrali. Vai a filmare il tuo Comune con una web ti mandano i poliziotti perché c’è la privacy.
I cittadini sono espulsi, ecco perché nascono i MoVimenti 5 Stelle di cittadini. il portavoce della lista di Milano ha venti anni, è uno studente di scienze politiche, hanno detto che è troppo giovane, non ha esperienza. Lo raffronti a chi? Sanno le misure della Minetti tutti, 100-90-90, ma… la Bicamerale, il federalismo, non sanno nulla, la Costituzione non la sanno neanche i parlamentari, quel nano lì è andato in televisione a dire “Ho letto su Gogol”, hanno 75 anni. Ma come abbiamo fatto? A casa immediatamente tutti, liste civiche, chi è che va in televisione a dire “Signori siamo un Paese fallito”, bisogna che qualcuno ve lo dica, siamo a quasi 1.900 miliardi di Euro di debito, paghiamo cento miliardi di Euro di interessi all’anno, 30 aziende al giorno chiedono istanza di fallimento, sono 12 mila all’anno. Viene questo Marchionne e dice cazzo partiamo, la produzione, la Chrysler, ma leggiti il contratto, andate a leggervi il contratto Chrysler e Fiat andate a vedere. Puoi usare un miliardo di Euro per rifare le macchine, bisogna essere scemi perché è dieci anni che la Fiat non investe nelle automobili, le automobili sono finite come spostamento. Veltroni ogni tanto parla mezz’ora ogni tre anni e combina un disastro, poi se ne va, vuole tassare con la patrimoniale un terzo degli italiani in modo che quelli che hanno sempre pagato le tasse, che non li hanno portati in Svizzera con lo Scudo Fiscale e tutto. Io gliene do 50 mila, vuoi fare l’equazione di Tremonti debito pubblico/risparmio privato, vuoi risanare con il mio risparmio? Te li do 50 mila, ma sull’altro piatto mi devi mettere qualcosa sennò i miei 50 mila vanno nel calderone del debito, mi ci devi mettere allora riduzione dei parlamentari, due legislature e vanno a casa con effetto retroattivo, mi togli gli stipendi e mi fai una equiparazione agli stipendi di lavori esterni, mi togli le province che costano 14 miliardi all’anno, mi accorpi i comuni sotto i 5 mila abitanti, mi fai una legge che prevede il referendum dal basso senza quorum per i cittadini, mi fai la copertura finanziaria a qualsiasi cazzata pensano i sindaci, mi metti sul piatto qui e domattina ti do 50 mila Euro. Ma non mettono nulla, hai capito come fanno?
Allora la gente non deve più fidarsi di un leader, di mettere una croce e stare a guardare, non potete più fare i guardoni della politica, ognuno di noi si impegna per qualcosa, impegnatevi per l’acqua, per le piste ciclabili, per la scuola, ognuno si deve impegnare. Cazzo se possiamo fare delle cose! Non hai bisogno di uno che ti rappresenti di 80 anni, non ne hai bisogno. Poi facciamo le campagne sul puttaniere, vogliamo mandare via il puttaniere per eccesso di puttane! È come mandare via Mussolini per eccesso di fascismo: è la sua natura! Avessimo avuto Presidente della Repubblica Pertini lo mandava via a calci nel culo, non con le mignotte, a calci nel culo.
Movimento Cinque Stelle venite a vederlo, mi faccio un po’ di pubblicità perché non siamo mai sui media, esiste, esiste! Non sono i grillini, sono gente con due coglioni così, con due palle così. Allora vogliamo ripensare il mondo, ripensare il mondo, siamo in una rivoluzione, lo dovete fare voi ragazzi, voi; o fate una rivoluzione, o ve ne andate da questo Paese, non avete altro scampo!
Grazie dell’ospitalità.

Tipica settimana lavorativa con Snoopy - Typical Weeksday with snoopy

Ho sempre apprezzato questo poster che ho avuto modo di vedere in giro, direi geniale...

















 




Gorgonzola

Il Gorgonzola è un formaggio di antiche tradizioni, le cui origini sono incerte. Si sa però che il primo nome fu stracchino di gorgonzola, poichè la produzione veniva fatta con le mucche di ritorno dalla transumanza e per questo stracche, ovvero stanche, nel paese alle porte di Milano, Gorgonzola appunto. Il suo affermarsi fu lento ma costante, conquistando i gusti di Gran Bretagna, Francia e Germania, tutti paesi che cercarono di imitarlo ed averne una propria versione.
Questo formaggio veniva utilizzato nel medioevo per curare disturbi gastro-intestinali, ed ancora oggi è un’importante fonte di fermenti lattici vivi, più dello yogurt. Inoltre, per lo sviluppo delle muffe, il latte deve essere pregiato e non inquinato e quindi di per sè è una garanzia di salubrità.
Come tutti i formaggi, è bene tirarlo fuori dal frigorifero anche un’ora prima di mangiarlo, per gustarne a pieno le caratteristiche. Un altro consiglio è quello di comperarne piccole quantità, poichè è un alimento vivo e si modifica facilmente. Gli usi in cucina poi, sono vastissimi e qui nel blog ce ne sono molti esempi. Gli abbinamenti col vino dipendono dal gorgonzola e dall’accoppiamento.

Autovelox multa Fiat Doblò per velocità di 1.078 Km/h

Un furgoncino è stato multato in provincia di Brindisi per aver sforato la velocità limite di 'soli' 1.078 km: una notizia che ha dell'incredibile.

La notizia ha fatto il giro del web e ha dell’incredibile: la Polizia Municipale del Comune di Oria (Brindisi) ha multato un furgoncino da trasporto, un Fiat Doblò, “colpevole” di viaggiare a circa 1.230 km orari di velocità, sforando di “soli” 1.078 km il limite consentito (la velocità consentita in quel tratto era di 90 km orari).
Non è la classica bufala ma la realtà, ben documentata dai verbali e dalle foto che “incriminano” il veicolo. Ma la beffa è un’altra: c’è il rischio concreto che la società proprietaria del furgoncino debba pagare la multa recapitata, sperando di farsi rimborsare in un secondo momento.
Un Fiat Doblò o un areo?
Questa notizia incredibile è resa ancor più “particolare” se consideriamo che gli agenti preposti al controllo hanno sottoscritto ed accertato la violazione del limite, giudicandola regolare. 

notizia ripresa da qua

Modifica sulla liturgia - «Motu proprio» firmato da Benedetto XVI

Finalmente se ne sono accorti, articolo ripreso da qua

Basta con le preghiere eucaristiche «fai da te», le omelie dei laici, i canti gospel di «lode e adorazione», gli altari avvolti nelle bandiere arcobaleno del movimento pacifista. Altolà ai riti d’ingresso e alla comunione ricevuta dai Neocatecumenali seduti a mensa, alle celebrazioni «tifose» ad Amsterdam in cui prima della consacrazione il sacerdote chiede ai fedeli di calciare i rigori nella porta da calcetto sotto il tabernacolo. Il «giro di vite» contro gli abusi liturgici (passato il vaglio del dicastero vaticano dei testi legislativi) arriverà a fine mese sotto forma solenne di «Motu proprio» firmato da Benedetto XVI e includerà il trasferimento di competenza alla Rota Romana delle cause matrimoniali: 500 casi annui di matrimonio «rato ma non consumato», ossia officiato in chiesa ma privo di unione carnale tra gli sposi.

Joseph Ratzinger avvia il «nuovo movimento liturgico», cioè la «riforma della Riforma», l’antidoto all’anarchia post-conciliare. La messa non è uno spettacolo e va celebrata con dignità e decoro, quindi stop alle omelie-fiume in contrasto col Vangelo del giorno, alle interpretazioni stravaganti della liturgia ufficiale, ai battiti di mano, al «creativo» prete-showman che inventa al momento formule e riti, al salmo responsoriale sostituito da cantici di meditazione, alla musica disordinata e assordante, all’uso arbitrario di paramenti, vasi sacri e arredi inadeguati o ridicoli. Il Papa incarica il cardinale Antonio Cañizares Llovera, ministro del Culto divino, di ripristinare la «fedeltà alla disciplina liturgica» contro l’improvvisazione, la faciloneria, il pressappochismo, il permissivismo nelle celebrazioni. Nelle comunità sono in pericolo la sacralità delle funzioni religiose, la solidità della fede e l’appartenenza all’unità della Chiesa, perciò d’ora in poi della disobbedienza si occuperà la Congregazione del culto divino, che adesso vigilerà sulla liturgia invece che sui sacramenti. Rimbalzano da un punto all’altro del pianeta le polemiche a Verona e Cosenza per i vessilli pacifisti in chiesa, le parrocchie Neocatecumenali che sostituiscono l’ostia con una riedizione dell’Ultima cena: una pagnotta divisa fra i commensali e vino che passa di mano nei boccali. Nella liturgia della Parola tipo-stadio le letture sono accompagnate da «ammonizioni» dei catechisti e «risonanze» dell’assemblea. 
Al Sinodo dei Vescovi, il presidente della conferenza episcopale del Pacifico, Apuron ha chiesto di estendere l’uso di far la comunione seduti: «Se l’eucaristia è un banchetto, questa è la postura più adatta».A Siedice il vescovo polacco Zbigniew Kiernikowski vuole che «il pane abbia l’aspetto di un cibo e il calice sia dato per berne». Nell’arcidiocesi di Colombo (Sri Lanka), gruppi di fedeli e movimenti di rinnovamento svolgono esercizi paraliturgici non previsti dal calendario ordinario, con canti gospel «Praise and Worship». Don Paul Vlaar, a poche ore dalla finale mondiale Olanda-Spagna, ha celebrato una messa dipinta d’arancione nella sua chiesa vicino ad Amsterdam. Scopo: pregare Dio che l’Olanda vinca.

Orange sono i paramenti, le candele, la porta da calcetto davanti all’altare. Prima della consacrazione i fedeli calciano i rigori e il prete li para. Orange è il dolce tompoezen che a fine messa padre Paul promette in caso di vittoria: «Non pane ma tompoezen». Nella stessa parrocchia olandese, vengono benedette le nozze gay e i laici predicano le omelie (in primis la conduttrice tv Marijke Helwegen).

Il Papa questo nuovo movimento liturgico l’ha sponsorizzato dall’inizio del suo pontificato con l’esempio: le sue liturgie hanno perso molto di quella teatralità che era diventata un imprinting delle celebrazioni papali ai tempi di Wojtyla, e hanno guadagnato parecchio in silenzio, senso dell’orientamento, attenzione per i particolari. E adesso, dopo quasi sei anni di pontificato, tutto il suo sforzo si convoglia in un Motu Proprio di imminente uscita. Il testo, atteso da tempo, serve per passare le competenze del matrimonio “rato ma non consumato” dalla congregazione per il Culto divino alla Sacra Rota. E, dunque, per snellire il Culto divino di tutti quegli impegni che non hanno a che fare direttamente con la liturgia. Lo scopo dichiarato è che sia d’ora in poi il Culto divino – è quanto in parte il Motu Proprio andrà a specificare – a lavorare affinché questo nuovo movimento liturgico trovi le energie necessarie e le giuste disposizioni per passare da un pio desiderio papale a una realtà.

L’idea di impiantare nella chiesa una sorta di “riforma della riforma” liturgica – nel post Concilio avvenne quella riforma che in parte tradì il volere dei padre conciliari – è un chiodo fisso del Papa. Egli, non a caso, ha voluto che la pubblicazione della propria “Opera omnia” iniziasse partendo dal volume undicesimo, quello dedicato alla liturgia, perché, scrive, è “nel rapporto con la liturgia che si decide il destino della fede e della chiesa. Cristo è presente nella chiesa attraverso i sacramenti. Dio è il soggetto della liturgia, non noi. La liturgia non è un’azione dell’uomo, ma è azione di Dio”.
Troppo spesso non è stato così. Troppo spesso la liturgia è stata ferita da deformazioni arbitrarie. In tante celebrazioni non si è più posto al centro Dio, ma l’uomo e il suo protagonismo, la sua azione creativa, il ruolo principale dato all’assemblea. Il rinnovamento conciliare è stato inteso come una rottura e non come uno sviluppo organico della tradizione. Per questo motivo Ratzinger ha riproposto l’orientamento dell’azione liturgica, la croce al centro dell’altare, la comunione in ginocchio, il canto gregoriano, lo spazio per il silenzio, una certa cura dell’arte sacra. Per questo motivo esce con un Motu proprio, una disposizione importante che va a sanare una lacuna divenuta oramai atavica.

Già da cardinale Joseph Ratzinger disse parole chiare in merito. Il 28 dicembre del 2001 intervenne sul quotidiano francese La Croix: “Alcuni addetti ai lavori vorrebbero far credere che tutte le idee non perfettamente conformi ai loro schemi sono un ritorno nostalgico al passato. Lo dicono solo per partito preso. Bisogna riflettere seriamente sulle cose e non accusare gli altri di essere partigiani di San Pio V. Ogni generazione ha il compito di migliorare e rendere più conforme allo spirito delle origini la liturgia. E penso che effettivamente oggi c’è motivo di lavorare molto in questo senso, e riformare la riforma. Senza rivoluzioni (sono un riformista, non un rivoluzionario), ma un cambiamento ci deve essere. Dichiarare impossibile a priori ogni miglioramento mi sembra un dogmatismo assurdo”.

Autovelox e tutor: posizioni ufficiali aggiornate in tempo reale 2011 da Autostrade

La mappa degli autovelox e dei tutor è suddivisa per rete autostradale: per ogni zona sarà possibile conoscere ubicazione e chilometraggio esatti. Il tratto ”più caldo” è sull’autostrada del Sole, tra Bologna e Firenze: non a caso è uno dei punti di scorrimento più pericolosi, basti pensare che all’altezza di Barberino del Mugello ce ne sono 8 in appena 12 km di percorso.
Non solo postazioni fisse: ci sono anche le postazioni e gli autovelox mobili, che cambiano ogni settimana. La mappa aggiornata viene pubblicata settimanalmente dalla Polizia Stradale. Sul sito web sono presenti le strade statali e le autostrade controllate a livello regionale, ma non è possibile, ovviamente, conoscerne l’esatta ubicazione.

Prezzi benzina ufficiali 2011 aggiornati online dallo Stato

I prezzi della benzina da oggi saranno disponibili su Internet: il Ministero dello Sviluppo Economico pubblicherà settimanalmente sul web le tariffe aggiornate dei carburanti venduti in autostrada.
 
Carburanti.osservaprezzi.it sarà il punto di riferimento di tutti gli automobilisti, che in questo modo potranno trovare il distributore di benzina con i prezzi più convenienti, con maggiore attenzione verso i distributori self-service e di carburanti ecocompatibili.

Statistiche dei morti stradali

Ripreso dal blog di beppegrillo

La statistica è quella cosa che tutti mangiano un pollo a testa, ma in realtà c'è chi ne mangia due e chi nessuno. Talvolta però la conoscenza delle statistiche può allungare la vita. 
E' stato reso noto l'identikit del morto tipico da incidente stradale. 
- E' un uomo (72%), ha tra i 20 e i 24 anni ed è il guidatore (69,2%). 
- L'incidente mortale avviene in una strada urbana (76%), preferibilmente nel mese di luglio e tra l'una e le cinque del mattino. 
- I giorni con più incidenti, anche non mortali, sono il giovedì e il venerdì nell'orario di ritorno a casa, tra le 18 e le 19.

Ecco le conseguente di un mondo interconnesso e sempre on line...

USA, c'è un buco nel NASDAQ

La società che gestisce uno dei più ricchi mercati azionari del mondo rivela di essere finita nel mirino di ignoti cracker. La breccia ha ottenuto ben pochi risultati ma il problema potrebbe influenzare l'intera economia

Roma - Una ignota "banda del buco" telematica ha scorrazzato liberamente per i server del NASDAQ durante tutto il 2010, riuscendo a "piantare" file malevoli ma senza riuscire a rubare alcunché o fare particolari danni al sistema. La rivelazione arriva da NASDAQ OMX Group, la società per azioni che gestisce l'omonimo mercato azionario - il secondo al mondo per capitali scambiati - e che rassicura gli investitori sulla "tenuta" delle misure di sicurezza interne.

I cracker si sarebbero limitati a "guardarsi in giro", dicono da NASDAQ OMX, colpendo i server che la società dedica alla fornitura di servizi "accessori" alle aziende quotate. Nonostante l'ignoto gruppo di cyber-criminali sia riuscito a raggiungere un centro così importante del potere finanziario statunitense, l'infrastruttura che gestisce gli scambi di azioni per via telematica sarebbe rimasta intatta.

I file malevoli piantati sui server sono stati individuati attraverso i "normali sistemi di monitoraggio di sicurezza" adottati da NASDAQ OMX, e tra i servizi potenzialmente coinvolti c'è l'appliance web Directors Desk per la "chat" in tempo reale fra CEO e la condivisione di informazioni sulla governance aziendale. Anche in questo caso, dicono ancora quelli di NASDAQ OMX, non sussistono prove sull'eventuale accesso non autorizzato alle informazioni riservate appartenenti a qualcuno dei 5.000 utenti dell'applicazione.Gli USA considerano il NASDAQ un'infrastruttura nazionale di importanza vitale, dunque non sorprende il coinvolgimento di FBI e servizi segreti nelle indagini sulla breccia informatica. NASDAQ OMX avrebbe posticipato la distribuzione di un comunicato stampa per il pubblico proprio dietro espressa richiesta da parte delle autorità federali.

Anche se il mercato degli scambi non è stato colpito dall'azione, gli effetti della breccia potrebbero farsi comunque sentire sulla diminuzione della fiducia degli investitori e di conseguenza riverberarsi sull'intera economia a stelle e strisce. Vittima della breccia, anche la volontà di crescita di NASDAQ OMX, desiderosa di andare oltre le commissioni sul mercato azionario fornendo servizi accessori alle aziende quotate.

Autovelox di via Etruria a Firenze - Scandalo di 150.000 multe da ottobre 2010 di cui 68.000 per violazioni di meno 10 Km orari

Scandaloso non dico altro

articolo preso da qua 

500 Multe al giorno, il consiglieri del Pdl Marco Stella e Stefano Alessandri tirano fuori i dati sui verbali fino a ottobre 2010.


Ne nasce un caso: 150.691 multe, 68 mila per violazioni entro i 10 km orari. E intanto i ricorsi fioccano...

“I numeri parlano, e non mentono: ora il sindaco Renzi tiri fuori il coraggio per ripetere ancora una volta il suo slogan elettorale ‘il Comune non è un multificio’. Dal 1° gennaio al 6 ottobre 2010, sono stati emessi 150.691 verbali per violazioni rilevate dagli autovelox sul territorio comunale. Di questi, poco meno della metà (68.628) per violazioni entro i 10 km/h. La media, impressionante, è di 558 verbali al giorno”.

E' lo scoop dei consiglieri comunali del Pdl Stefano Alessandri e Marco Stella, i "castigatori" del sindaco Renzi, secondo cui “nello stesso periodo del 2009 i verbali emessi erano stati 42.335: quindi le multe da autovelox con l’amministrazione Renzi sono quadruplicate. Sindaco e giunta se la sentono ancora di negare che non si tratti di un modo per fare sistematicamente cassa sulle spalle dei fiorentini e coprire così i buchi del bilancio?”.

Dopo i 4 ricorsi vinti da cittadini per multe prese sul viale Etruria e sul viale Gramsci però scoppia il caso: “E se dopo le ultime sentenze del giudice di pace le sanzioni risultassero illegittime, chi pagherà per il Comune di Firenze le spese legali, forse il comandante della polizia municipale Ancillotti?”, si chiedono Alessandri e Stella.

Mignottocrazia in parlamento - Deputato in Aula cerca le escort sul web

  
Martedì 26 gennaio, Camera dei Deputati, discussione sulla mozione di sfiducia al ministro Bondi. Un deputato del Pdl si mette a navigare su internet grazie al suo IPad e si intrattiene sul sito escortforum.net. Il deputato ultraquarantenne, cravatta di Marinella e capelli riportati a coprire una discreta calvizie, inforca gli occhiali (che di solito non porta) e scruta a lungo immagini e profili di due professioniste, Dollyy e Daisy: sono romane, non fumano, ricevono a casa o in hotel, previo preavviso. Lo ha scoperto il settimanale OGGI, in edicola da mercoledì 2 febbraio 2011.



Simeone Di Cagno Abbrescia
Ma, a partire da una foto curiosa scattata quel giorno, Affaritaliani.it svela il mistero: si tratta di Simeone Di Cagno Abbrescia
, nato a Paolo del Colle il primo aprile del 1944. E' un imprenditore nel settore immobiliare e del turismo. Laureato in giurisprudenza, aderì a Forza Italia sin dalla sua fondazione. Eletto sindaco di Bari nel 1995, è stato riconfermato dal voto del 1999 e ha ricoperto l'incarico sino al 2004. Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati per Forza Italia, dove è stato riconfermato nel 2008 nelle liste del Popolo delle Libertà. Nel 2009 è stato nuovamente candidato sindaco di Bari, raccogliendo il 46,05% al primo turno e il 40,19% al ballottaggio, venendo sconfitto dal sindaco uscente Michele Emiliano. 
Tra le protagoniste delle attenzioni di Di Cagno Abbrescia c'è la giovanissima Dollyy, che oltre alla doppia «y» sfoggia capelli miele e una elegante seconda di seno, e si propone di «accompagnare le tue serate per una cena, un intrigante dopocena o un appassionante weekend...».

Costo: 450 euro per tre ore. E Daisy, 39 anni, che di «y» ne ha solo una ma compensa con lunghi capelli corvini e una settima di seno naturale. Daisy offre le sue grazie su Roma e Napoli, è «disponibile esclusivamente per incontri di classe con distinte persone». E per evitare clienti poveri e perditempo snocciola le tariffe: «Cena e dopo cena 700 euro; overnight (l’intera notte, ndr) 1.200 euro; week end 2.500 euro. Mezz’ora, 200 euro; un’ora 400». 

E già c'è chi ricorda che quando Paul McLeay, ministro per i Porti e i corsi d’acqua del Nuovo Galles del Sud, in Australia, nel settembre del 2010 fu beccato a guardare film porno sul pc del parlamento, si dimise e dichiarò: «Sono umiliato. È stato un errore ma mi rendo conto che la comunità si aspetta standard più alti».