Sink Holes

sink holes sono i giganteschi fori nel suolo dalla circonferenza perfetta o quasi: essi si aprono all’improvviso di solito in corrispondenza di strade, sia in città sia in zone rurali. Le pareti interne delle voragini, profonde alcune decine di metri, sono di solito lisce. La precisione del perimetro ha indotto alcuni ricercatori ad escludere che i sink holes siano manifestazioni naturali, ma che siano creati con potenti armi satellitari. Sono comunque la dimostrazione – se ancora se ne avvertisse l’esigenza – di un tempo in cui la tecnologia, assurta a strumento di controllo e di morte, è tutt’uno con una volontà diabolica. Le legioni delle tenebre hanno invaso silenziosamente la Terra e, come predisse Steiner al principio del XX secolo, molti uomini sono oggi soggiogati da distruggitrici entità ahrimaniche. 








S.S. Sacramento disquisizione teologale di san Tommaso D'Acquino


O prezioso e meraviglioso convito!

Dalle «Opere» di san Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa
(Opusc. 57, nella festa del Corpo del Signore, lect. 1-4)

L'Unigenito Figlio di Dio, volendoci partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura e si fece uomo per far di noi, da uomini, déi. Tutto quello che assunse, lo valorizzò per la nostra salvezza. Offrì infatti a Dio Padre il suo corpo come vittima sull'altare della croce per la nostra riconciliazione. Sparse il suo sangue facendolo valere come prezzo e come lavacro, perché, redenti dalla umiliante schiavitù, fossimo purificati da tutti i peccati. Perché rimanesse in noi, infine, un costante ricordo di così grande beneficio, lasciò ai suoi fedeli il suo corpo in cibo e il suo sangue come bevanda, sotto le specie del pane e del vino.

O inapprezzabile e meraviglioso convito, che dà ai commensali salvezza e gioia senza fine! Che cosa mai vi può essere di più prezioso? Non ci vengono imbandite le carni dei vitelli e dei capri, come nella legge antica, ma ci viene dato in cibo Cristo, vero Dio. Che cosa di più sublime di questo sacramento? Nessun sacramento in realtà é più salutare di questo: per sua virtù vengono cancellati i peccati, crescono le buone disposizioni, e la mente viene arricchita di tutti i carismi spirituali. Nella Chiesa l'Eucaristia viene offerta per i vivi e per i morti, perché giovi a tutti, essendo stata istituita per la salvezza di tutti.

Nessuno infine può esprimere la soavità di questo sacramento. Per mezzo di esso si gusta la dolcezza spirituale nella sua stessa fonte e si fa memoria di quella altissima carità, che Cristo ha dimostrato nella sua passione. Egli istituì l'Eucaristia nell'ultima cena, quando, celebrata la Pasqua con i suoi discepoli, stava per passare dal mondo al Padre. L'Eucaristia é il memoriale della passione, il compimento delle figure dell'Antica Alleanza, la più grande di tutte le meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del suo amore immenso per gli uomini.

Corpus Domini - 26/06/2011 - Omelia del papa sull'eucaristia


BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 26 giugno 2011


Cari fratelli e sorelle!

Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra il Corpus Domini, la festa dell’Eucaristia, il Sacramento del Corpo e Sangue del Signore, che Egli ha istituito nell’Ultima Cena e che costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa. L’Eucaristia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa: un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo. Come afferma l’apostolo Paolo: “Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane” (1Cor 10,17). Senza l’Eucaristia la Chiesa semplicemente non esisterebbe. E’ l’Eucaristia, infatti, che fa di una comunità umana un mistero di comunione, capace di portare Dio al mondo e il mondo a Dio. Lo Spirito Santo, che trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, trasforma anche quanti lo ricevono con fede in membra del corpo di Cristo, così che la Chiesa è realmente sacramento di unità degli uomini con Dio e tra di loro.


In una cultura sempre più individualistica, quale è quella in cui siamo immersi nelle società occidentali, e che tende a diffondersi in tutto il mondo, l’Eucaristia costituisce una sorta di “antidoto”, che opera nelle menti e nei cuori dei credenti e continuamente semina in essi la logica della comunione, del servizio, della condivisione, insomma, la logica del Vangelo. I primi cristiani, a Gerusalemme, erano un segno evidente di questo nuovo stile di vita, perché vivevano in fraternità e mettevano in comune i loro beni, affinché nessuno fosse indigente (cfr At 2,42-47). Da che cosa derivava tutto questo? Dall’Eucaristia, cioè da Cristo risorto, realmente presente in mezzo ai suoi discepoli e operante con la forza dello Spirito Santo. E anche nelle generazioni seguenti, attraverso i secoli, la Chiesa, malgrado i limiti e gli errori umani, ha continuato ad essere nel mondo una forza di comunione. Pensiamo specialmente ai periodi più difficili, di prova: che cosa ha significato, ad esempio, per i Paesi sottoposti a regimi totalitari, la possibilità di ritrovarsi alla Messa domenicale! Come dicevano gli antichi martiri di Abitene: “Sine Dominico non possumus” – senza il “Dominicum”, cioè senza l’Eucaristia domenicale non possiamo vivere. Ma il vuoto prodotto dalla falsa libertà può essere altrettanto pericoloso, e allora la comunione con il Corpo di Cristo è farmaco dell’intelligenza e della volontà, per ritrovare il gusto della verità e del bene comune.

29 giugno 2011 - Festa di S.S. Pietro e Paolo - Dai discorsi di Sant'Agostino


Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo
(Disc. 295, 1-2. 4. 7-8; PL 38, 1348-1352)

Il martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo ha reso sacro per noi questo giorno. Noi non parliamo di martiri poco conosciuti; infatti «per tutta la terra si diffonde la loro voce ai confini del mondo la loro parola» (Sal 18, 5). Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato. Hanno seguito la giustizia. Hanno testimoniato la verità e sono morti per essa.

Il beato Pietro, il primo degli apostoli, dotato di un ardente amore verso Cristo, ha avuto la grazia di sentirsi dire da lui: «E io ti dico: Tu sei Pietro» (Mt 16, 18). E precedentemente Pietro si era rivolto a Gesù dicendo: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16, 16). E Gesù aveva affermato come risposta: «E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16, 18). Su questa pietra stabilirò la fede che tu professi. Fonderò la mia chiesa sulla tua affermazione: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Tu infatti sei Pietro. Pietro deriva da pietra e non pietra da Pietro. Pietro deriva da pietra, come cristiano da Cristo.

Il Signore Gesù, come già sapete, scelse prima della passione i suoi discepoli, che chiamò apostoli. Tra costoro solamente Pietro ricevette l'incarico di impersonare quasi in tutti i luoghi l'intera Chiesa. Ed è stato in forza di questa personificazione di tutta la Chiesa che ha meritato di sentirsi dire da Cristo: «A te darò le chiavi del regno dei cieli» (Mt 16, 19). Ma queste chiavi le ha ricevute non un uomo solo, ma l'intera Chiesa. Da questo fatto deriva la grandezza di Pietro, perché egli è la personificazione dell'universalità e dell'unità della Chiesa. «A te darò» quello che è stato affidato a tutti. E' ciò che intende dire Cristo. E perché sappiate che è stata la Chiesa a ricevere le chiavi del regno dei cieli, ponete attenzione a quello che il Signore dice in un'altra circostanza: «Ricevete lo Spirito Santo» e subito aggiunge: «A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20, 22-23).

Giustamente anche dopo la risurrezione il Signore affidò allo stesso Pietro l'incombenza di pascere il suo gregge. E questo non perché meritò egli solo, tra i discepoli, un tale compito, ma perché quando Cristo si rivolge ad uno vuole esprimere l'unità. Si rivolge da principio a Pietro, perché Pietro è il primo degli apostoli.

Non rattristarti, o apostolo. Rispondi una prima, una seconda, una terza volta. Vinca tre volte nell'amore la testimonianza, come la presunzione è stata vinta tre volte dal timore. Deve essere sciolto tre volte ciò che hai legato tre volte. Sciogli per mezzo dell'amore ciò che avevi legato per timore.

E così il Signore una prima, una seconda, una terza volta affidò le sue pecorelle a Pietro.

Un solo giorno è consacrato alla festa dei due apostoli. Ma anch'essi erano una cosa sola. Benché siano stati martirizzati in giorni diversi, erano una cosa sola. Pietro precedette, Paolo seguì. Celebriamo perciò questo giorno di festa, consacrato per noi dal sangue degli apostoli.
Amiamone la fede, la vita, le fatiche, le sofferenze, le testimonianze e la predicazione.

29 giugno - Festa dei S.S. apostoli Pietro e Paolo


La festa dei santi apostoli nella tradizione siro-occidentale
Pietro ha superato il sole
e Paolo la luna


di Manuel Nin

La festa degli apostoli Pietro e Paolo il 29 giugno è celebrata in tutte le Chiese cristiane di oriente e occidente, e in alcune tradizioni orientali è preceduta da un periodo di digiuno (quaresima) dalla durata variabile. Nelle tradizioni liturgiche orientali il giorno successivo sono poi celebrati i dodici apostoli, discepoli del Signore, testimoni della sua risurrezione e predicatori del suo Vangelo nel mondo intero. La tradizione patristica e liturgica siro-occidentale molto spesso congiunge i due apostoli. Così Efrem il Siro, benché nutra una particolare stima per Pietro, li contempla quasi sempre in modo unico. In uno dei suoi inni sulla crocifissione di Cristo infatti egli afferma: «Che l’oriente offra a Cristo una corona con i suoi fiori: Noè, Sem, l’illustre Abramo, i magi benedetti e la stella. L’occidente offra due corone sfavillanti, il cui profumo si è diffuso ovunque. L’occidente nel quale tramontò la coppia di astri, i due apostoli sepolti che vi fanno sfavillare raggi mai tramontati. Ecco Simone ha superato il sole e l’Apostolo ha eclissato la luna».

Nell’ufficiatura vespertina siro-occidentale troviamo un sedro — composizione liturgica anonima in prosa poetica sulla festa — che costituisce una lode a Pietro e Paolo. Sin dall’inizio, dà a Pietro il titolo di «capo degli apostoli» e a Paolo quello di «vaso di elezione» (Atti degli apostoli, 9, 15); quindi li paragona a «colonne forti» su cui la Chiesa viene edificata: «A te la lode, Cristo Dio nostro, il cui regno si espande nel cielo e nella terra, che hai innalzato nella tua Chiesa due colonne forti e magnifiche, Pietro il capo degli apostoli e Paolo vaso di elezione, e hai dato loro il tuo aiuto affinché ti imitino nel dare la propria vita per le loro pecore spirituali». Il testo sottolinea come la scelta degli apostoli da parte di Cristo è per loro un dono di sapienza, un passaggio, quasi una conversione, dall’ignoranza alla conoscenza.

Il sedro descrive poi la santità di Pietro, primo nella confessione della fede, esempio di pentimento dopo il tradimento: «Tra i tuoi discepoli tu hai collocato un fondamento e un capo: Pietro, sublime nella perfezione. A lui tu hai rivelato per primo i divini insegnamenti e i misteri, e lo hai costituito modello ed esempio dei peccatori che si pentono. Essendo il capo e primo dei suoi fratelli l’hai mandato a Roma, la grande capitale». Viene poi la descrizione del persecutore diventato apostolo: «Poi ti sei apparso a Paolo che perseguitava i discepoli, l’hai illuminato nel cammino e ne hai fatto un vaso di elezione, riempiendolo di rivelazioni sublimi ed elevate, e hai insegnato a lui i tuoi divini misteri. Ha percorso tutte le strade della terra volando come aquila del volo rapido, e ha riempito il mondo con l’annuncio di vita: ha ammonito re e principi, incoraggiato i deboli e alla fine ha chinato la testa al taglio della spada e ricevuto la corona del martirio assieme a Pietro, capo degli apostoli».

Seguono dodici invocazioni che iniziano tutte con la stessa formula: «Pace a voi apostoli Pietro e Paolo, coltivatori e agricoltori zelanti che avete sradicato dalla terra le erbe delle dottrine sbagliate e le spine dell’errore. Pace a voi, Pietro e Paolo, pescatori abili, perché nelle reti del Vangelo avete salvato le anime degli uomini». Cinque altre invocazioni contemplano Pietro e Paolo nel loro ruolo di apostoli, garanti della professione di fede, predicatori della verità della croce di Cristo, annunciatori della fede da Gerusalemme sino ai confini del mondo: «Pace a voi, illustri apostoli Pietro e Paolo, principi degli eserciti del re celeste e garanti dei tesori della sua divinità. Pace a voi, Pietro e Paolo, apostoli scelti, capi che avete fatto ammutolire l’empietà dei re pagani con la testimonianza della verità e dell’autenticità della croce. Pace a voi, Pietro e Paolo, apostoli benedetti, vero oro puro, perché i raggi del vostro insegnamento risplendono per tutta la terra e la illuminano. Pace a voi, Pietro e Paolo, grandi apostoli, predicatori della vera fede che da Gerusalemme avete portato la buona novella a tutto il mondo».

Una delle invocazioni ancora li paragona a un grappolo d’uva pressato, con un riferimento al martirio, e il cui vino è annuncio del Vangelo: «Pace a voi, Pietro e Paolo, apostoli virtuosi, grappoli mistici, pressati dagli empi ma il cui vino ha annunciato per tutta la terra il vero Dio, e tutti gli uomini lo hanno adorato». L’ultima invocazione riprende l’immagine di Pietro e Paolo come colonne della Chiesa edificata su di loro: «Pace a voi, Pietro e Paolo, colonne e fondamento della santa Chiesa, perché contro di essa non può niente la forza dell’inferno».

(©L'Osservatore Romano 29 giugno 2011)

P4 - Bisignani: “E’ un governo che non fa più niente, non funziona più”

Il commento top, intercettato, di Bisignani che, sul governo Berlusconi, ha un’idea ben precisa. E la spiega all’amministratore delegato dell’Eni, suo uomo di fiducia, Paolo Scaroni, il 25 ottobre 2010: “E’ un governo che non fa più niente, non funziona più”.


Ecco un po di intercettazioni:


Scaroni: …sto andando ad Arcore…
Bisignani: calcola che lui è… abbastanza giù, molto polemico col tuo diretto interessato, però, insomma, lascerei perdere perché se no poi…
S: Con chi con…?
B: Giulio, sì, sì
S: Eh, lo so, oggi Draghi mi ha detto delle cose pazzesche di Giulio (…)
B: La situazione è assolutamente fuori controllo (…) secondo me, il discorso che gli puoi fare tu dall’esterno e che, secondo me, lui può apprezzare, gli devi dire… qual è l’urgenza maggiore che hai? Se è quella di fare l’accordo sulla giustizia, mettiti d’accordo con Fini e falla finita, se non è quella vai alle elezioni, però la cosa peggiore che stai… che sta succedendo è questa “morta cora” complessiva, con tutti i ministri in rivolta (…) l’ unica cosa che non si può fare è andare avanti in questo modo… per cui o fai l’accordo mangiando tutto quello che devi mangiare, però lo consideri necessario oppure chiudi la partita (…) Io questo gli direi, perché all’estero questo spettacolo di… di un Governo che non fa più niente non funziona più (…)”.



D’Agostino: tesoro mio lei non centra un cazzo però a un certo punto gli ho detto perché ha detto quella cosa. .. io non ho visto la puntata (…) era in trasmissione ad Annozero hanno affrontato su chi c’è dietro Dagospia c’ha la faccia del culo… chi c’è dietro alla Carfagna vogliamo scrivere?
B: gli hai detto, no?
D’A: certo … quello che ho fatto io per fermare a (inc.) ho azzerato tutti pettegolezzi di.. della Carfagna e di Bocchino insieme all’hotel Vesuvio in accappatoio mentre arriva mezza Roma (Mezzaroma è il cognome del compagno della Cafagna, ndr) allora dovevamo scrivere questo .. ma vaffanculo allora dice (inc.) stiamo in guerra tu tutti i giorni attacchi Fini e Tulliani (…) poi è un idiota anche perché c’ha quest’altra scema della Carfagna, no (…) che è sempre più matta perché, l’ultima che mi hanno detto che lei vuole … vuole veramente .. pretende davvero la mano di Berlusconi, la sai l’ultima? Veramente vuole che Berlusconi la prenda … la impalmi.
B: ma cose da pazzi…

Bisignani e la P4 - Il "grande maestro" della nuova massoneria italiana

Bisogna raccontarlo nei dettagli questo "sistema criminale illegale e surrettizio". "Preordinato all'acquisizione e alla gestione di notizie, per scopi e finalità illecite ed extra ordinem, con modalità operative tipiche delle più sofisticate compagini associative di stampo terroristico e mafioso". Lo descrivono così Curcio e Woodcock. Che raccolgono i fatti. Che si guardano bene dal lasciarsi andare a qualsiasi considerazione anche solo velatamente politica. Nulla che possa scatenare contro di loro l'accusa di essere magistrati "di partito".

I fatti, appunto. Essi dimostrano che Bisignani e Berlusconi era come se governassero assieme. Lo prova la sudditanza dei ministri a colloquio con il manovratore della P4. Gianni Letta, proprio il grande saggio di palazzo Chigi, l'ambasciatore con il Colle, è il primo a essere ossequioso perfino quando lo interrogano a Napoli. "Luigi è persona estroversa, brillante e bene informata. È amico di tutti. È l'uomo più conosciuto che io conosca. Bisignani è un uomo di relazioni".

Quanto grandi e potenti erano queste "relazioni" è ormai documentato. Agli atti. Relazioni funzionali a sostenere il premier ufficiale, il Cavaliere. Con cui "don Luigi" è in rapporti intimi. Lo vuole perfino invitare alla festa di compleanno di sua madre. È il 3 dicembre del 2009. Lui ne parla a telefono con la sorella. Lei si mette di traverso, lo ferma, non vuole che diventi "una Noemi seconda", cioè una festa scandalo come quella per il 18 anni della famosa Noemi Letizia. Che dalle veline si passi alle "velone". Lui insiste, dice che Berlusconi "gli ha già detto di sì", che "se ne frega", pur sapendo che Repubblica "sta addosso a sta cosa". La sorella però, come scrivono i magistrati, "ha paura che sul giornale potrebbe andare a finire il nome dei Bisignani". Lei preferisce "annullare tutto dicendo a Berlusconi che la mamma sta male".

Un rapporto sotto i riflettori, in cui non c'è neppure bisogno di nascondersi. Come tutti quelli che intrattiene Bisignani, l'uomo che controlla palazzo Chigi e lo Stato. Il primo ministro ombra. Che comanda a bacchetta ministri come Stefania Prestigiacomo. Lei gli chiede aiuto per migliorare i rapporti con il collega Paolo Romani, visto che lui "non si comporta bene". E lei è a secco di finanziamenti per il suo ministero. Ignazio La Russa è disponibile: "Arrivo a Roma, se ci vogliamo vedere facciamo il punto su questa situazione e tu mi aiuti a capire un po' questa matassa perché non è tanto chiara".

Dà suggerimenti a Franco Frattini. Con Denis Verdini i suoi colloqui sono continui. Parlano di politica e, ovviamente, di inchieste. Quelle ormai di vecchia data, come la P3 in cui lui è indagato, e quelle di cui non si sa ancora nulla, come la P4. Non disdegna neppure Daniele Capezzone ("Vediamoci con piacere, per scambiare due idee perché qui mi pare che si va a sbattere proprio"). È in familiarità con il finiano Italo Bocchino ("Dove sei? Io sto arrivando lì, se tu ce la fai ti dico una cosa al volo...").

Ma è sulla stampa che Bisignani gioca il ruolo di Gran maestro e gran manovratore. Lui disegna gli organigrammi, sceglie gli uomini, ma anche gli obiettivi da appoggiare o da distruggere. L'ex direttore generale Mauro Masi è una sorta di "scendiletto", un fedele esecutore dei suoi voleri, "il nostro eroe della Rai". Quando Bisignani decide che è tempo di liquidare Michele Santoro e Annozero detta direttamente a Masi la lettera di ammonimento per cacciarlo via. Poi ne parla così: quel giornalista "è una vergogna, gente che fa roba del genere è da licenziarla...".

Tanto è potente nel Tg1 di Minzolini fa rivedere perfino le interviste. Come quella col direttore del Corriere Ferruccio De Bortoli: "Sì, l'ho rivista, molto istituzionale, Augusto è un grande professionista...". Tutto il contrario di Maria Luisa Busi, l'ex conduttrice del Tg1, che Masi riesce a far buttare fuori.

Sulle aziende pubbliche e private Bisignani detta legge. Eccone una riprova. Il 25 ottobre del 2010 parla al telefono con il patron dell'Eni Paolo Scaroni. Il quale lo informa che "sta andando ad Arcore per incontrare Berlusconi". E Bisignani gli dà un ordine: "Gli devi dire di fare l'accordo sulla giustizia. Si deve mettere d'accordo con Fini, e farla finita. Senno qui si va alle elezioni. Senno qui è la morta gora. È la rivolta di tutti i ministri. Per cui, o fai l'accordo mangiando tutto quello che devi mangiare, oppure chiudi la partita". Al presidente in quel momento di Mediobanca Cesare Geronzi (poi "promosso" al vertice delle Generali) è legato al punto che quando Salvatore Nastasi, il capo di gabinetto dell'ex ministro Sandro Bondi, ha bisogno di un appuntamento, chiede a lui "l'autorizzazione per ottenerne uno". È scritto proprio così nel brogliaccio di una telefonata intercettata: "Ho un messaggio da parte del dottor Nastasi... chiedeva al dottor Bisignani di poter avere... diciamo la sua autorizzazione per fissare un appuntamento con il dottor Geronzi".

Non sopporta quelli che si ribellano, il Bisignani, soprattutto se mancano di rispetto a Berlusconi e mettono in crisi governo vero e governo ombra. Su Gianfranco Fini si scatena. "Il camerata Fini? Torna camerata pare? Non è così? Hanno imbucato il Cavaliere in un casino, deficienti, deficienti proprio". A quelli di An non fa sconti. Si sfoga con Paolo Cirino Pomicino: "Berlusconi si è fatto mettere su da Ignazio, dagli ex colonnelli, che sono riusciti a fare con lui quello che non erano riusciti a fare loro stessi con Fini".

È una sola la preoccupazione del patron della loggia P4, che tutto crolli, che il Cavaliere cada, che lui stesso perda la posizione di premier ombra. Quando parla con il suo amico Flavio Briatore appare sconsolato: "Se adesso andiamo alle elezioni rischiamo di perderle. Se questi non gli fanno passare il processo breve, finisce che a Berlusconi (per il processo Mills, ndr) gli danno cinque anni di condanna e l'interdizione dai pubblici uffici, ed è finito il gioco per tutti. Tutti, compresa la nostra amica Daniela (la Santanché, ndr), che lo aizzano in questo modo. Lo stanno buttando in un baratro. Adesso meno male che gli altri se ne sono accorti, perché questo gruppetto di quelli della Destra nazionale ha usato Berlusconi per mandare a "fan culo" Fini, cosa che loro non erano mai riusciti a fare con le loro forze. Una vendetta traversale, e lui ci è cascato". Il potere del Cavaliere si logora, Bisignani capisce che tutto il suo potere rischia di sgonfiarsi. Se cade l'uno, cade anche l'altro.  

Intercettazioni delle chiamate skype con Trojan per Bisignani


La polizia italiana ha creato un trojan in grado di trasformare un computer in una cimice.

All'origine delle accuse che hanno inchiodato Luigi Bisignani per l'affare P4 c'è un software realizzato interamente dalle forze di polizia italiana per riuscire a utilizzare il computer del sospettato come una vera e propria cimice.
Si tratta di un trojan, programma solitamente usato per tentativi di truffa o spam, chiamato forse senza troppa fantasia “Querela”, che viene installato sul computer della persona che si vuole intercettare attraverso una mail fasulla che simula di provenire da un social network. Una volta installato, il trojan prende il controllo della scheda audio del computer e la utilizza come una vera e propria cimice in grado di intercettare tutti i suoni e i rumori che vengono emessi nella stanza.


Non solo: Querela è in grado di intercettare anche le chiamate via Skype, fino a oggi ritenute molto più sicure rispetto a quelle effettuate sulle normali linee telefoniche, tanto da farle preferire anche da Bisignani per parlare con i propri contatti senza i sospetti che gli facevano cambiare molto spesso le schede telefoniche.
Bisignani, infatti, gestiva i suoi affari in una specie di bunker, controllatissimo e impossibile da penetrare per installare una vera cimice in qualche punto della stanza. La tecnologia è arrivata quindi in soccorso degli investigatori, dimostrandosi un elemento fondamentale.

Referendum legge elettorale per cambiare Porcellum

Un apposito comitato ha iniziato la raccolta firme. Sono 3 i quesiti, già presentati in Cassazione, che puntano ad abrogare liste bloccate, premio di maggioranza, soglia di sbarramento al 2% e indicazione del candidato premier.


Entro il 30 settembre dovranno essere raccolte 500.000 firme. Il passaggio successivo è presso la Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi, entro febbraio, sull’ammissibilità dopodiché, se non ci saranno intoppi, si potrà tornare al voto la prossima primavera. In caso di esito positivo (e di raggiungimento del quorum), la Camera dei deputati sarebbe eletta con metodo proporzionale, senza premio di maggioranza e con una soglia di sbarramento al 4%.

ECLISSI DI LUNA del 15/06/2011 (la copertura totale)


Satelliti spia che controllano fino a 40 cm acquistati dallo stato italiano

Tra il 2007 e il 2010 lo Stato ha speso più di un miliardo di euro per comprare il sofisticatissimo sistema Cosmo--Skymed in grado di "vedere" dal cielo (anche di notte e attraverso le nubi) oggetti di appena 40 cm. E' stato affidato al Ris, il servizio voluto dal ministro La Russa che non ha regole né controlli. Cosa "osserva"? Chi utilizza i dati? A che scopo? Nessuno sa rispondere a queste domandedi.


Tutti i dati relativi al sistema SkyMed. I primi quattro satelliti sono costati allo Stato 1,137 miliardi di euro. Sono stati messi in orbita tra il 2007 e il 2010. Altri due entreranno in funzione nel 2015. L'efficacia a diversi gradi di risoluzione.  Lo scambio d'informazioni militari con la Francia


http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/satelliti-17670658/?inchiesta=%2Fit%2Fespresso%2F2011%2F06%2F14%2Fnews%2Fspioni_dal_cielo-17670749%2F


http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/costano_300_milioni_l_uno_vedono_fino_a_40_centimetri-17675514/?inchiesta=%2Fit%2Fespresso%2F2011%2F06%2F14%2Fnews%2Fspioni_dal_cielo-17670749%2F


Interpretazione umoristica dell'evento:


Secondo me l'hanno comprati per avvistare le minorenni per Silvio ed il suo bunga bunga.... Dopo tutto 40 cm sono la dimensione della "potta" da lui richiesta...

Malfunzionamenti degli orologi in Sicilia: influenza del M.U.O.S.?

"E' possibile che in alcune città siciliane si stia verificando un caso di incompatibilità elettromagnetica tra gli orologi digitali ed una fonte ancora sconosciuta". Lo spiega in un'intervista a 'La Stampa' Settimio Grimaldi, biofisico esperto di elettromagnetismo del Consiglio nazionale delle ricerche, commentando un fenomeno che sta accadendo in varie zone della Sicilia, da Catania a Palermo, dove le sveglie si spostano in avanti di cinque minuti al giorno.

Sull'ipotesi che un campo elettromagnetico possa mandare in tilt gli orologi, Grimaldi chiarisce: "Non è di certo un fenomeno che si vede tutti i giorni, ma è plausibile. Mentre qualcuno stenta a credere che un campo elettromagnetico possa danneggiare la salute dell'uomo, penso ad esempio ai cellulari, sappiamo con certezza che può interferire con i circuiti elettronici. E' probabile che ci sia un'emittente fissa che porti gli apparecchi elettronici a dare la stessa informazione sbagliata", aggiunge. "Difficile stabilire che cosa possa creare un'interferenza elettromagnetica così costante", sottolinea, "possiamo ipotizzare che una serie di radar militari emani un fascio elettromagnetico costante che mandi in tilt tutti gli orologi digitali interessati. Certo non si può neanche escludere che questa anomalia sia causata da satelliti spia o da una serie di esercitazioni militari".

Facebook si finge una 17 enne ex moglie contatta il marito...

Un uomo viene contattato da una sexy studentessa sul sito in blu. Le confida di tutto, compreso un piano diabolico per assassinare la moglie. Peccato che la ragazzina sia proprio la sua dolce metà sotto mentite spoglie
Roma - David Voelkert è un comune cittadino statunitense di 38 anni, ma soprattutto - e in questa storia si tratta di un dettaglio non certo superfluo - uno dei tanti utenti a stelle e strisce del gigantesco social network Facebook. La sua vita coniugale non è tra le migliori, minata alla base di un'agguerrita battaglia legale con la quasi ex-moglie Angela.

Ormai in procinto di lasciare il marito, Angela Voelkert decide di approfittare delle infinite possibilità concesse dal mondo virtuale e in particolare da una piattaforma social come quella di Mark Zuckerberg. Aprire un profilo fasullo per entrare in contatto con il quasi ex-marito, per tentare di sedurlo e scoprire di più sulle sue reali intenzioni.

Una pessima - o geniale, dipende dai punti di vista - idea. Soprattutto se a comparire in scena è una studentessa sexy di 17 anni di nome Jessica. David Voelkert pare cascarci con tutte le scarpe: inizia a confidare alla ragazza una serie di segreti sulla sua vita coniugale, ma soprattutto alcuni dettagli su un piano da film di Hitchcock. L'uomo avrebbe da tempo installato un dispositivo GPS nell'auto della moglie, per seguirne tutti gli spostamenti e soprattutto sapere precisamente dove colpirla. "Quando sarà andata - si può leggere negli estratti di conversazione pubblicati da The Smoking Gun - non dovrò più nascondermi con i miei figli".

"Quando sarà andata" nel senso di morta, deceduta, trapassata. David Voelkert propone così alla giovane studentessa di scappare con lui, per iniziare una fugace ed appassionata storia d'amore. Peccato si tratti della sua stessa ex-moglie, pronta in un nanosecondo a contattare gli agenti dell'FBI.

Voelkert viene dunque arrestato, accusato di aver installato un dispositivo di sorveglianza nell'auto di sua moglie. I federali fanno però una sorprendente scoperta: l'uomo era a conoscenza della reale identità di Jessica, avendo fiutato fin dall'inizio la macchinazione della moglie.

Lo stesso Voelkert si è infatti preoccupato della stesura di un documento preventivo - circa una settimana prima del suo arresto - in cui gli agenti ritrovano una sua versione dell'accaduto. "Sto mentendo - si legge - affinché venga dimostrato come la mia ex-moglie cerchi di intromettersi nella mia vita. Non ho alcuna intenzione di farle del male". Tutti i capi d'accusa cadono così nel vuoto.

SANT' ANTONIO DI PADOVA - La predica è efficace quando parlano le opere

La predica è efficace quando parlano le opere
Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)

Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. «Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica». Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina.

Gli apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito Santo dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 4). Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non secondo l'inclinazione del suo animo. Vi sono infatti alcuni che parlano secondo il loro spirito, rubano le parole degli altri e le propalano come proprie. Di costoro e dei loro simili il Signore dice a Geremia: «Perciò, eccomi contro i profeti, oracolo del Signore, che muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri, dice il Signore, che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine. Essi non gioveranno affatto a questo popolo. Parola del Signore» (Ger 23, 30-32).

Parliamo quindi secondo quanto ci è dato dallo Spirito Santo, e supplichiamo umilmente che ci infonda la sua grazia per realizzare di nuovo il giorno di Pentecoste nella perfezione dei cinque sensi e nell'osservanza del decalogo. Preghiamolo che ci ricolmi di un potente spirito di contrizione e che accenda in noi le lingue di fuoco per la professione della fede, perché, ardenti e illuminati negli splendori dei santi, meritiamo di vedere Dio uno e trino.

Antimateria - 309 atomi di anti-idrogeno intrappolati per 16 minuti al Cern

Il CERN ha tagliato un nuovo traguardo di fondamentale importanza per lo studio dell'antimateria: 309 atomi di anti-idrogeno sono stati intrappolati e mantenuti stabili per ben 1.000 secondi, vale a dire oltre 16 minuti e un tempo cinquemila volte superiore a quello registrato in precedenza.

In quel di Ginevra continuano a "giocare" con l'antimateria sfruttando le tecnologie avveniristiche dell'LHC, ingabbiando gli anti-atomi in un campo elettromagnetico estremamente robusto creato dai supermagneti dell'acceleratore di particelle europeo e raffreddandoli fino a fargli raggiungere una temperatura di 0,5 gradi centigradi sopra lo zero assoluto (-273,15 C).

Una siffatta configurazione rappresenta lo stato ideale per misurare con precisione caratteristiche e proprietà degli elementi costituenti della materia (o nel caso dell'antimateria), dicono gli scienziati, e avere a disposizione singoli anti-atomi stabili per più di 15 minuti rappresenta un risultato straordinario per i futuri sviluppi della sperimentazione nel campo della fisica dei quanti.
Con la speranza che nuovi ostacoli non rendano problematico l'ulteriore avanzamento della ricerca nel mondo sub-atomico, dicono ancora i ricercatori, lo straordinario risultato conquistato dai laboratori del CERN avrà conseguenze estremamente positive sullo studio dei misteri dell'antimateria - le proprietà intrinseche degli anti-atomi ma anche il perché l'esplosione energetica del Big Bang non abbia annichilito antimateria contro materia lasciando quest'ultima a evolversi fino alle stelle, le galassie e la vita sulla Terra.

CELENTANO AD ANNOZERO - 02/06/2011

Messaggi di Medjugorie, 25 maggio e 2 giugno 2011

Messaggio del 25 maggio 2011 

Cari figli, la mia preghiera oggi è per tutti voi che cercate la grazia della conversione. Bussate alla porta del mio cuore ma senza speranza e senza preghiera, nel peccato e senza il sacramento della riconciliazione con Dio. Lasciate il peccato e decidetevi figlioli, per la santità. Soltanto così posso aiutarvi, esaudire le vostre preghiere e intercedere davanti all’Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Messaggio del 2 giugno 2011 ( Mirjana )

Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi. Con cuore aperto domandatevi sinceramente se desiderate il Dio Vivente o volete metterlo da parte e vivere secondo il vostro volere. Guardatevi intorno, figli miei, e osservate dove va il mondo che pensa di fare tutto senza il Padre e che vaga nella tenebra della prova. Io vi offro la luce della Verità e lo Spirito Santo. Sono con voi secondo il piano di Dio per aiutarvi affinché nei vostri cuori vinca mio Figlio, la Sua Croce e Risurrezione. Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi! Vi ringrazio!

Benigni telefona a Obama: qui siamo tutti comunisti. Ma in tv non se ne parla

Simulando un problema tecnico al microfono, Benigni ha messo in scena una finta chiamata al presidente americano Barack Obama, chiedendogli di mandare un tecnico per risolvere la cosa, perché qua in Italia sono tutti comunisti


Gli stati europei impediscono la pioggia in Iran con le scie chimiche e modifiche del clima

Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad: “I paesi europei, usando sistemi particolari, avrebbero cercato di impedire l’arrivo in Iran di nubi da pioggia per creare siccità nel nostro paese e metterlo sotto pressione”. Secondo l’agenzia ufficiale IRNA, tale dichiarazione è stata rilasciata giovedì mattina a Shazand al momento dell’inaugurazione della diga Kamal Saleh.

Il presidente iraniano ha spiegato: “La prima volta questa notizia ci è giunta attraverso alcuni rapporti di intelligence e, dopo gli accertamenti, ci siamo accorti che gli stati europei hanno realmente cercato di agire con questo scopo”. Secondo Ahmadinejad, la guerra del futuro sarà la guerra per il controllo dell'acqua ed entro i prossimi trent'anni il prezioso liquido inizierà a mancare seriamente.

Il presidente iraniano ha spiegato che “le operazioni per creare siccità non hanno colpito solo l’Iran, ma anche la Turchia ed i paesi limitrofi". Mahmoud Ahmadinejad ha spiegato che esistono enti giuridici internazionali in grado di esprimersi a riguardo e che l’Iran denuncerà di sicuro le azioni di certe nazioni con lo scopo di provocare la siccità in Iran.

OMS i cellulari provocano il cancro

Non l'avrei mai detto.... :-DDDDDD

Ci prendono proprio per stupidi:
Secondo le ricerche dell'OMS chi usa molto il telefono cellulare, può avere un rischio maggiore di sviluppare il glioma (un cancro del cervello) e il neurinoma acustico (al nervo acustico). Il fattore di rischio, però, non è al momento quantificabile e saranno necessari ulteriori studi approfonditi.

Per questo viene suggerito di usare gli auricolari ed aumentare l'utilizzo degli SMS.
Diciamo che io sono 10 anni che uso l'auricolare proprio perchè intuivo che erano nocivi.

A buon intenditore poche parole.

Idea sulla globalizzazione trovata in rete

Bisognerebbe applicare un regime fiscale diverso fra prodotti locali, extra regionali e importati. Se un prodotto viene coltivato localmente dovrebbe pagare meno iva e l'iva dovrebbe aumentare con l'aumento della distanza. Così ogni paese mangerebbe principalmente quello che produce. Queste regole dovrebbero essere applicate anche a livello nazionale, perchè non è possibile che al nord si beva l'acqua in bottiglia del sud e viceversa, forse in questo caso meglio bere l'acqua dell'acquedotto. Ma forse basterebbe aspettare che il prezzo del petrolio aumenti per scoraggiare i trasporti inutili