Psicologia #Assertivita'

 L'assertivita' si definisce cosi':

  1. Sapersi esprimere senza ansia, difendere i propri diritti, rispettando i diritti altrui
  2. Saper evitare i condizionamenti
  3. Saper scegliere nelle varie situazioni la reazione o l’iniziativa più efficace
  4. Consapevolezza delle conseguenze del proprio comportamento
  5. Utilizzare aggressività o passività, quando conviene 
L’assertività si ottiene con un lavoro impegnativo e personale su se stessi per superare ansie, collere e insicurezze. Le due capacità da sviluppare sono: 


1) SAPER ASCOLTARE      e  2) SAPERSI ESPRIMERE

1) ASCOLTO ATTIVO, INTELLIGENTE:

Capire lo stato d’animo dell’altro, senza farsi coinvolgere emotivamente
Manifestare interesse con comunicazioni verbali e non, contatto visivo, no interruzioni etc..
Fare domande chiedere da medico di famiglia (per approfondire), non da giornalista
Riassumere & Parafrasare i punti chiave dell’altro, i concetti pregnanti della sua esposizione
Esprimere intesa “rimandare” conferme (..se ho ben capito lei ha detto che...provo a riassumere..)

2)  ESPRESSIONE APERTA, DIRETTA, ARGOMENTI, non sfoghi incontrollati:

Fare richieste (diritto di chiedere e rispetto dell'eventuale rifiuto)
Prendere tempo, se necessario per evitare condizionamenti
Saper dire di no: non dire sì senza convinzione, non strumentalizzare, non farsi condizionare
Usare una concisa formula di rifiuto e ripeterla più volte se necessario (disco rotto)
Reagire all'aggressività: ascoltare l'altro senza ostilità né sottomissione, limitare il conflitto 
Manifestare apprezzamenti positivi e incoraggiamenti,  il più possibile
Affrontare le critiche (vedi schema critiche vedi sotto )
Rimproverare con arte (vedi critiche costruttive vedi sotto )


CRITICA DISTRUTTIVA

Ö     Si focalizza sulla persona

Ö     Tende ad etichettare

Ö     Generalizza  (.. sempre.. mai..)

Ö     Discute sul passato

Ö     Atteggiamento punitivo

Ö     Provoca difese

CRITICA COSTRUTTIVA

Ö     Si focalizza sul problema

Ö     Non critica la persona, ma un avvenimento

Ö     È specifica

Ö     Atteggiamento formativo

 ü  Offre sostegno

 ü  Offre proposte per il futuro

Critica costruttiva


1) Io sono “così”, provo “questo

(apertura in prima persona)

 

2) perché tu hai fatto questo”, con queste conseguenze

(analisi problema)

 

3) cosa proponi di fare ?

(proposta per il futuro)

 

4) saluto empatico

(tocco leggero sulla spalla o sul braccio)

 

sequenza esemplare per criticare in modo costruttivo:

Ambiente - Energia Rinnovabile Italia nel 2024 40 % vs 40% fossile

Condivido questi due articoli ed il seguente grafico.

La produzione di corrente da fonti rinnovabili sembra sia arrivata a pareggiare la produzione derivante da combustibili fossili

"...raggiunti i 50 GW di rinnovabili tra solare ed eolico; le fonti rinnovabili per la prima volta superano il 40% di copertura del fabbisogno, pareggiando il contributo delle fonti fossili..."

https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/energia-rinnovabile-in-italia-per-la-prima-volta-ha-coperto-piu-del-40-della-domanda-elettrica_134702.html

https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-2024




Umor - Pierino e Chicago di notte

 

Trascrizione della barzelletta:

  • La maestra: "per domani portatemi una rappresentazione di uno stato o di una città che vi piace"..... 
  • il giorno dopo la maestra: "allora Luisa che cosa hai portato?" e Luisa con delle piramidi in mano: "io le piramidi perchè l'Egitto mi piace tanto" 
  • E la Maestra: "tu Gigino cosa hai portato?" e Gigino con una torre di Pisa in mano: "io la torre di Pisa perhè è storta...." 
  • E la Maestra: "e tu Pierino?" e Pierino con un water e una candela in mano: "io ho portato una candela ed un water perchè ho rappresentato Chicago di notte".




Salute #Il training autogeno

Riprendo la definizione da Wikipedia:

Il training autogeno (TA) è una tecnica di rilassamento di interesse psicofisiologico, usata in ambito clinico nella gestione dello stress e delle emozioni, e nei disturbi psicosomatici. Viene impiegata anche in altri ambiti quali lo sport e, in generale, in tutte quelle situazioni che richiedono il raggiungimento di un alto livello di concentrazione mentale.

La pratica del training autogeno ha tra le sue finalità un maggior controllo dello stress, dell'ansia, una riduzione generale della tensione emotiva e il recupero delle energie,

Il training autogeno è utile inoltre nella cura di ansia, insonnia, emicrania, asma, ipertensione, attacchi di panico e in tutte quelle patologie dove l'aspetto psicosomatico sia rilevante. Ma il TA ha un ruolo positivo anche in molti altri contesti: in particolare, per atleti e sportivi in genere, in quanto favorisce il recupero di energie, permettendo una migliore gestione delle proprie risorse. Migliora inoltre la concentrazione e contribuisce al conseguimento di alte prestazioni. È importante sapere che, nel training autogeno, il rilassamento non è la cosa principale, ma è un "effetto collaterale" del mutato equilibrio psicofisico.

Gli esercizi si attuano in una di queste tre posizioni a scelta: posizione sdraiata, in poltrona e del cocchiere a cassetta. 

Gli esercizi sono di due tipi: "basilari" e "complementari".

I basilari sono:

  • esercizio della pesantezza: produce uno stato di distensione muscolare (di rilassamento dei muscoli striati e lisci);
  • esercizio del calore: produce una vasodilatazione periferica con conseguente aumento del flusso sanguigno.

I complementari sono:

  • esercizio del cuore: agisce sulla funzionalità cardiaca e consolida lo stato di rilassamento ottenuto;
  • esercizio del respiro;
  • esercizio del plesso solare;
  • esercizio della fronte fresca.

La sequenza sopra esposta è quella indicata da Schultz.

 Le tecniche di rilassamento come ad es. il Training Autogeno nascono per raggiungere il totale rilassamento psichico e fisico tramite una serie di esercizi da svolgere mentalmente. Facili esercizi senza ginnastica che coinvolgono il pensiero, ripetendo alla mente alcune semplici frasi con la massima concentrazione. Le parole susciteranno sensazioni fisiche come pesantezza, calore, o freschezza che permetteranno di raggiungere uno stato di calma psichica e di rilassamento muscolare.

Gli esercizi si effettuano in modo differenziato e possono, all’occorrenza, essere in parte personalizzati  a seconda  delle varie esigenze. Si realizzano in un setting composto da ambiente accogliente, in luogo lontano da stimoli sonori o visivi, in penombra o con luci regolabili per le varie fasi di realizzazione degli esercizi. L’abbigliamento non necessita di alcuna particolarità;  l’ importante che non sia costrittivo.

Le attività di rilassamento si effettuano sdraiati in posizione “supina”, oppure seduti “in poltrona” o in posizione “a cassetta”, detta anche “del cocchiere”

L’utilizzo e la padronanza (nel tempo) delle varie tecniche, permette di svolgere l’allenamento stando comodamente sdraiati a letto, seduti nella poltrona di casa, in un momento di pausa in ufficio, o in una qualsiasi area d’attesa o in un qualsiasi altro posto (anche su uno sgabello o su un sasso) che abbia un minimo di requisiti sufficienti per stare 10 minuti in tranquillità, avendo uno spazio minimo di privacy personale. Gli esercizi sono sconsigliati naturalmente quando si è alla guida di automezzi o mentre si stanno facendo azioni che richiedono una particolare attenzione.

Gli esercizi sono qui ben esplicati ed ometto nel fare semplici copia ed incolla

https://www.ernandes.net/training%20autogeno/index.htm