Vernacoliere Maggio 2015


Vernacoliere, Mario Cardinali, presenta il suo editoriale e i suoi pezzi satirici sul Vernacoliere di Maggio.




Proverbio di William Shakespeare, Giulio Cesare

“I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte, ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta.„

William Shakespeare, Giulio Cesare

Marco Travaglio a Otto e Mezzo: "Renzi il Garantista"


Scambio di opinioni tra Marco Travaglio con la giornalista spagnola Angela Rodicio sull'uso delle intercettazioni. Due sistemi di informazione a confronto e il botta e risposta con la deputata Pd Alessia Rotta sulla legge-bavaglio proposta dal suo partito.

Interessante considerazione di travaglio sulle intercettazioni, "...non infangano niente perche riportano cosa dicono preciso quello che dice una persona.

SE quello che dice una persona che è un personaggio pubblico non basta che quello che dicono sia un reato.

Ad esempio quando dopo il terremoto dell'Aquila i politici/imprenditori sghignazzavano, ridevano del terremoto pregustando gli appalti che si sarebbero presi 

La prossima legge vuole togliere la pubblicazione delle intercettazioni non penalmente rilevante e quindi i fatti dell'Acquila non le avremmo mai sapute"

Gli sciacalli che ridono alla notizia del terremoto all'Acquila

http://www.abeautifulmind.it/2010/02/gli-sciacalli-che-ridono-alla-notizia.html

L'Aquila un'altro miracolo della Propaganda Berlusconiana

http://www.abeautifulmind.it/2010/02/laquila-unaltro-miracolo-della.html

Ambiente - Il problema dei rifiuti

Dal seguente articolo estrapolo le seguenti informazioni che risultano comunque inquietanti.

http://www.galileonet.it/2016/04/rifiuti-solidi-urbani-unemergenza-planetaria/

Dal 2010, per la prima volta, la maggior parte della popolazione mondiale vive in una città e questa percentuale continua a crescere. Cento anni fa vivevano in un’area urbana 2 persone su 10, nel 1990 meno di 4, entro il 2050 si stima che saranno 7 su 10.

La quantità di Rsu-Rifiuti solidi urbani sta crescendo anche più velocemente: i circa 3 miliardi di abitanti delle città dieci anni fa generavano circa 0.64 kg di Rsu pro-capite al giorno (0,68 miliardi di tonnellate l’anno); ad oggi 1,2 kg pro-capite al giorno (1,3 miliardi di tonnellate annue).
Entro il 2025, 4,3 miliardi di residenti urbani produrranno circa 1,42 kg di rifiuti per persona, per un totale di 2,2 miliardi di tonnellate all’anno.




Salute - I numeri degli obesi nel mondo

Estrapolato dal seguente articolo:

http://www.galileonet.it/2016/04/mai-cosi-tanti-obesi-nel-mondo/


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Negli ultimi 40 anni, il numero di obesi nel mondo è aumentato senza controllo, fino a raggiungere i 641 milioni di persone nel 2014 (contro i 105 milioni del 1975). Una crescita di oltre il 600% stando ai dati di uno studio pubblicato su The Lancet, che ha analizzato i trend nella massa corporea della popolazione di quasi 200 nazioni.

 Tra i vari rischi associati all’obesità ci sono diabete, malattie cardiovascolari, ictus e cancro (e problemi di memoria).

Dai risultati è emerso che, mentre nel 1975 era solo il 3,2% degli uomini ad avere un BMI superiore a 30, nel 2014 il tasso di obesità mondiale aveva raggiunto il 10,8%. Analogamente, le donne sono passate dal 6,4% del 1975 al 14,9% del 2014. I ricercatori hanno anche sottolineato che, se non sarà fatto nulla per cambiare il trend, nel 2025 un quinto degli adulti sul pianeta saranno obesi, con gravi conseguenze sui costi per i servizi sanitari.

allo studio emerge anche che la maggioranza della popolazione adulta obesa (quasi 120 milioni di persone) vive in 6 paesi del primo mondo di lingua inglese: Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti (che da soli contano oltre 80 milioni di adulti obesi).

La ricerca sottolinea anche come il numero di persone sottopeso sia aumentato negli ultimi 40 anni, dai 330 milioni del 1975 ai 462 milioni del 2014.

Vernacoliere -Europa del nazismo

Sempre pertinente il Mauro cardinali

E ritorna su, dal profondo d’una terra che fu fucina del nazismo, l’immondo foco d’una lava razzista che sempre più ribolle in Europa.
Ed esplode per ora, quel ribollir profondo, negl’infami reticolati d’Ungheria, a cercar di fermare anche con i carri armati l’imbelle enormità dell’onda migratoria in fuga da guerre e fame d’Africa e del Medioriente.
Ma ribolle anche in tante altre terre, quella lava. Che da noi emerge a fiotti nella xenofobia leghista e nel neofascismo dei vari movimenti dell’estrema destra, in Grecia aggalla sempre più col neonazismo d’Alba dorata, in Francia erompe col lepenismo, in Inghilterra e in varie terre anche dell’est già comuniste e accluse ora alla comunità europea sta venendo fuori pure lì, in un confluir di razzismi di sempre più sgomentevole espansione.
Sgomentevole e pauroso, quel confluire d’odi sociali e di fanatismi ideologici che già portarono a un conflitto mondiale, e chissà che questo nuovo razzismo anti-immigrati non si prospetti ancora come ricercato esito di gravissime crisi economiche e sociali, in una nuova apocalisse d’armi.
Mentre l’Europa delle banche, quella allineata al più selvaggio capitalismo di speculazione finanziaria che un tempo si diceva all’americana ma che costituisce ormai un modello d’economia globalizzata, quell’Europa ancora sedicente terra di democrazie non sa rispondere che con gli egoismi degl’interessi nazionali ad un dramma migratorio che tutti definiscono epocale ma tanti poi si guardano l’un l’altro a convenire che alla fin fine però quest’immigrati sono troppi, e se restassero a casa loro li potremmo aiutare col mandargli anche le casse da morto, oltre che le bombe.
Che menomale magari quelle vanno bene, a rianimare un po’ quest’economia di crisi.
Intanto i novelli padri della patria, questi nuovi ri-costituenti alla Boschi e alla Verdini, questi aspiranti emuli di Calamandrei e degli altri storici autori della Carta costituzionale nata dall’antifascismo, questi autorevoli rappresentanti di se stessi son tutti lì a dirci che a risolver quest’economia di crisi è fondamentale anche la riforma del Senato, oltre che valida a tenerci meglio in democrazia.
E mica posson dire che ci pigliano per fessi, via! O non lo sanno anche i pisani che il ridurre il sistema legislativo alla sola Camera dei deputati (col Senato trasformato in un prono consesso di consiglieri regionali già piazzati lì dai partiti) deve servire, in combinazione con la nuova legge elettorale, a far legiferare con meno disturbi una maggioranza fatta di parlamentari in gran parte nominati dal partito di governo e col potere anche d’eleggere il presidente della Repubblica e tanta della Corte costituzionale?
No, non te lo diranno mai che anche i renziani, in foia di poltrone comunque assicurate, cercano oggi di metter su una versione aggiornata di quel regime autoritario – aspirante dux il Matteo Renzi di chiare ambizioni in cotale senso – che già tentò di realizzare Berlusconi con la riforma costituzionale del 2005, fermato solo da un referendum popolare l’anno dopo.
Così come gran parte della cosiddetta opposizione s’oppone a eliminare il Senato elettivo perché in tanti ci rischian le poltrone, altro che carta costituzionale da preservare intatta!
Mario Cardinali
dal Vernacoliere di Ottobre 2015

Aforisma di leopardi

Semplice e banale...

I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.
Giacomo Leopardi

Musica - Chilly Gonzalez e Solo piano Album

Durante gli anni ho avuto modo, come in teoria dovrebbe capitare a tutti, di confrontarmi con diverse persone di spessore e comprovata cultura negli ambiti piu' disparati.

Il confronto puo' essere spesso proficuo per carpire nozioni e concetti in qualsiasi ambito con il fine primo di imparare od approfondire qualsiasi argomento e crescere in senso lato.

Vi è un modo molto sottile per "vivere" o "morire" che va ben oltre la semplice fisicita' o morte fisica.

Per questo segnalo la seguente poesia, se uno fosse interessato, per esprimere il concetto (purtroppo la poesia è oramai inflazionata e quindi, per il mio punto di vista, ha perso parecchio del suo smalto iniziale)

http://www.abeautifulmind.it/2012/10/poesia-ode-alla-vita.html

Ed è proprio grazie una persona che ho conosciuto in questi anni che per vari generi musicali, è diventato il mio mentore data la sua vasta cultura (musicale e non).


Chilli Gonzalez https://it.wikipedia.org/wiki/Chilly_Gonzales


Chilly Gonzalez (suona in vestaglia e ciabatte)





Album Solo piano da Youtube




Album Solo piano II da Youtube



[update 2016.04.19]

ecco il primo album



Vernacoliere - Il Terrore è Di Tutti

Il Vernacoliere è veramente un mito, copio ed incollo uno stralcio dell'introduzione di Mario Cardinali di questo mese.

Giuste riflessioni in salsa di umor livornese.

Il Terrore è Di Tutti
// Il Vernacoliere

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Io mi ricordo per esempio anche il nostro, di terrore, quello dei livornesi sfollati nelle campagne pisane, in fuga dai bombardamenti a tappeto americani del ’43.
Noi bimbettini no, beata incoscienza di chi trova il modo di giocare anche nella guerra. Ma gli urli d’òmini e di donne sotto il fitto cannoneggiamento delle truppe Usa in avanzata nel ’44 li rammento bene, in quel rifugio scavato a mano nella terra collinosa di Bùcini, un po’ fuori di Fauglia, un gruppetto di famiglie rimpiattate in capanne di frasche per non farsi beccare dai tedeschi. E le donne più di tutto urlavan di terrore, le mamme coi bimbi abbracciati a mucchio, mentre il terriccio ci cadeva addosso col rintronare degli scoppi.
E poi ricordo il mi’ babbo buttato di picchio a coprire me e la mi’  sorellina, scaraventati nel fosso d’un campo dove in quell’estate eravamo andati a spigare – che sarebbe il raccattare qualche spiga di grano sfuggita alla mietitura, per rimediare poi un po’ di farina macinata a mano, due sassi piatti a schiacciare i chicchi strofinando forte. Mentre sulla strada vicina una colonna tedesca faceva a mitragliate con un nugolo di caccia americani arrivati a fermar d’improvviso la ritirata crucca.
E lo ricordo il premere convulso di babbo su di noi, a proteggere col corpo i due bimbi piccini spauriti, e ci diceva bòni, ora finisce tutto. E di certo era terrore anche quello, non si tremava a caso.
E tanti altri ricordi mi son rimasti di quei terrori d’allora, come quando nella piazzetta del paese arrivò improvviso un rastrellamento tedesco coi soldati di rincorsa giù dai camion a sparare per aria e urlare comandi secchi in quella lingua dura che pure è stata lingua di grandissimi poeti ma quando a volte la risento mi si rimescola ancora di spavento il sangue. E babbo m’urlò resta lì fermo nel cantino e scappò anche lui nel grande fuggifuggi con gli altri per non esser deportati nella terra di Goethe, ma te guarda di cosa ti devi spaventare.
No, così, per dire. Perché ognuno, quando si parla di terrore, ha magari da tirar fuori i ricordi del suo.
Come di certo un po’ di terrore lo ricorderanno – quando almeno non ci son rimasti secchi, come a centinaia di migliaia ci son rimasti e ancora ci rimangono e ci rimarranno – tutti gli sventurati finiti sotto le bombe e i missili e i mitragliamenti occidentali, americani specialmente, nell’Asia e nell’Africa e nel Medioriente, in trent’anni e passa di massacri d’afgani, d’iracheni, di libici e via e via macellando.
Senza contare – ma contano, eccome! – anche tanti dei macelli precedenti, e basti pensare alle guerre coloniali italiane in Africa per la parte nostra, e alle atrocità dei parà francesi in Algeria, tanto per citare anche la parte della Marsigliese, così tanto alla ribalta anc’oggi.
Ecco, penso che non sarebbe male – ogni volta che in quest’Europa sgomenta ci fanno vedere il terrore portato dai mitra degli assassini fanatici dell’Isis –  che ci mostrassero abbinato anche un po’ del terrore – di ieri e di oggi – seminato dalle bombe nostre nelle loro terre. Così, magari per non darci e dare agli altri la sensazione che solo noi occidentali abbiamo il diritto di terrorizzarci.
E chissà se unendo invece visioni di terrore a visioni di terrore, nello sgomento comune per il gran massacro di vite da cui infine nasce e prosegue tutto, non potremo infine ricordare che tutte le guerre sono terroriste, scatenate soprattutto a vantaggio di chi domina economie e religioni, fabbricanti d’armi e di cervelli rintronati.
Mario Cardinali
dal Vernacoliere dicembre 2015


Marco Travaglio a Otto e Mezzo del 14.04.2016: "Onestà, onestà"


E' gravissimo che delle istituzioni invitino all'astensione"


Referendum Trivelle, Napolitano: “Legittimo astenersi”. Nel 2011 diceva: “Io elettore che fa sempre il suo dovere”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/14/referendum-trivelle-napolitano-legittimo-astenersi-nel-2011-diceva-io-elettore-che-fa-sempre-il-suo-dovere/2635720/

Politica - La privacy carta straccia negli Usa per la scusa del terrorismo

Ovviamente il mantra dei terroristi, come l'11 settembre è solo una scusa per togliere diritti sempre piu'.

Adesso anche Microsoft dopo Apple è sotto il canocchiale del governo americano.

Ecco uno stralcio del fatto quotidiano, inquietante...

"Una battaglia per la privacy in nome del primo emendamento sullalibertà di parola e del quarto, che stabilisce il diritto per le persone e per le imprese di essere informate se il governo perquisisce o sequestra le loro proprietà. Microsoft invoca laCostituzione americana e cita in giudizio il dipartimento di giustizia Usa per fermare il suo tentativo di costringerla a rendere noti le email e altri dati dei clienti senza che essi ne siano messi a conoscenza.
Così, dopo Apple, anche il colosso di Bill Gates si oppone alle richieste del governo, che così violerebbe la riservatezza dei cittadini e, di conseguenza, la Costituzione. La causa è stata depositata ieri in un tribunale del Distretto occidentale diWashington."

L'articolo completo:



Marco Travaglio a Otto e Mezzo: "Basilicata e petrolio"


"Ma che bel governo vien fuori dal pozzo nero delle intercettazioni dello scandalo petroli. Trivellare vuole dire scandagliare, scavare nel profondo, per di più in un’inchiesta sulle trivelle”

Umor - IL NUMERO 1000 DEL VERNACOLIERE


Il numero 1000 del Vernacoliere (Aprile 2016)
su RAI 3, presentato da Alberto Severi nel programma "il Settimanale" del 2 aprile 2016.

Aforisma del giorno di Giacomo Casanova

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Aforisma del 1 aprile di Wikiquote
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Se mi batto con lo sterco è certo che vincitore o vinto finirò sempre imbrattato.
David face.png Giacomo Casanova

Marco Travaglio a Otto e Mezzo: "Marino all'attacco di Renzi"

L'ex-sindaco di Roma Ignazio Marino è l'ospite di Lilli Gruber. In studio anche il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e Mario Lavia de l'Unità.