Di seguito l'articolo completo da cui estrapolo alcuni trafiletti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2009/11/05/ma-io-difendo-quella-croce/12332/
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Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata
dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche
parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila
anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi
si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di
libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme
all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è
di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno”).
Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci – a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo.
Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse:
Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci – a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo.
Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse:
“Il
crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine
della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea
dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai
dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un
ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei
lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti
uguali e fratelli. A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo
sappiano fin dai banchi di scuola”.
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