La puntata si intitola: "LA BANCA DEGLI AMICI"
Di Sigfrido Ranucci
Collaborazione di Giorgio Mottola
Sei mesi fa è stato arrestato Massimo Ponzellini, manager dell'Impregilo e Presidente della Banca Popolare di Milano.
Ha
servito i governi di tutti i colori, ricoprendo cariche prestigiose,
ora però è indagato per aver concesso finanziamenti alle imprese in
cambio di mazzette. Le aziende finite sotto la lente dei magistrati sono
tante da Atlantis Bplus a Sisal, dal Gruppo Gavio a Capgemini, da
Caltagirone ad Almaviva.
La BPM, l'istituto finanziario radicato sul
territorio più ricco d'Italia, per statuto avrebbe dovuto finanziare le
piccole e medie imprese, la forza vitale del Paese. Invece negli ultimi
anni si sarebbe trasformata in bancomat per i politici e per alcuni
imprenditori sempre grati a chi li finanzia, e che succhiano risorse
pubbliche. Dall'inchiesta della Procura di Milano, però emerge anche la
ragnatela di rapporti con la politica, da Calderoli a Bossi, dalla
candidata alle primarie del Pdl, Santachè a La Russa, dalla Brambilla a
Urso, da Marcello dell'Utri, a Silvio e Paolo Berlusconi, da Paolo
Romani a Gianni Letta, ma anche con il Vaticano, di cui Ponzellini è uno
dei consiglieri economici.
Soprattutto emergono i rapporti con
l'attuale ministro dell'economia Vittorio Grilli, e con colui che ha
tirato le fila dell'economia del nostro Paese nell'ultimo ventennio:
Giulio Tremonti e il suo consigliere politico Marco Milanese. Alla fine
dall'inchiesta di Report curata da Sigfrido Ranucci si definisce un
Paese soffocato dalle lobby che arrivano addirittura a mettere a rischio
il funzionamento delle istituzioni più prestigiose. E ora in mano a chi
è andata BPM?
E inoltre: "IL GRUPPO SELVAGGIO"
Di Sabrina Giannini
C'è
una porzione del finanziamento pubblico alla politica che è una sorta
di paradiso fiscale, senza obbligo di rendicontazione e controllo: sono i
75 milioni di euro suddivisi tra i vari gruppi parlamentari di Camera e
Senato. Una rendita opaca per molti (capigruppo e vicepresidenti) e per
un esercito di dipendenti.
"L'INTERNAZIONALIZZAZIONE"
Di Antonino Monteleone
A
Settembre l'ISTAT ci dice che le nostre esportazioni tornano a
crescere. Ma negli ultimi cinque anni le cose sono non andate granché
bene.
Per favorire l'internazionalizzazione delle imprese abbiamo la
SACE, che assicura i crediti alle esportazioni. La Simest, che partecipa
il capitale delle imprese che vogliono "internazionalizzarsi". L'ENIT
che promuove, nel mondo, il prodotto turistico italiano. L'ICE,
l'Istituto per il Commercio Estero che si rivolge a piccole e medie e
imprese. Abbiamo avuto anche INFORMEST e FINEST dedicate al Nord-Est.
Buonitalia. Camere di Commercio.
L'obiettivo è promuovere i prodotti
italiani, fare aumentare il volume d'affare delle imprese che vuol dire
maggiore entrate fiscali. Per questo lo Stato ci mette un bel po' di
quattrini. Ma lo sforzo pubblico sembrava eccessivo all'ex Ministro
dell'Economia Giulio Tremonti che decide di sopprimere l'Istituto. Lo fa
nel luglio 2011, ma pochi mesi dopo il Governo ci ripensa.
I video e la trascrizione integrale di tutte le inchieste saranno online sul nostro sito www.report.rai.it pochi minuti dopo il termine della trasmissione
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