Riflessione del giorno - Platone - La sete di libertà

Segnalatomi, ed appuntato, 20 anni fa, dalla proprietaria di un negozio, su un pezzo di carta durante un piacevolissimo viaggio di lavoro con mio padre e riscoperto oggi ( confermando la bonta' del detto "Verbu Volant scripta manent")


"Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei  coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di  lui, che i giovani pretendano  gli  stessi  diritti, le stesse  considerazioni  dei  vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia."

Platone


[Fonte http://umsoi.org/2018/11/il-pensiero-platone-la-repubblica/ ]

Nessun commento:

Posta un commento

Qui puoi lasciare un commento oppure dei suggerimenti