La puntata si intitola: "KAZAKI ALL'INTERNO"
di Paolo Mondani
Alma
Shalabayeva - moglie di Mukhtar Ablyazov, ricco banchiere e dissidente
kazaco - è stata espulsa dall'Italia lo scorso 31 maggio insieme alla
figlia Alua, di soli sei anni. La vicenda ha fatto il giro del mondo e
il nostro paese è finito al centro di uno scandalo diplomatico senza
precedenti.
Alma Shalabayeva viene espulsa perché in possesso di un
passaporto reputato falso, ma il 5 luglio scorso il Tribunale di Roma ha
stabilito che quel passaporto era autentico e il 12 luglio il governo
italiano ha deciso di annullare il decreto di espulsione.
L'operazione
di polizia del 29 maggio è partita a seguito dell'intervento
dell'ambasciatore del Kazakistan a Roma. Nella ricostruzione ufficiale,
l'ambasciatore ha parlato direttamente con il prefetto Giuseppe
Procaccini, capo di gabinetto del ministro dell'Interno Angelino Alfano,
e nella vicenda sono stati coinvolti i prefetti Alessandro Valeri e
Francesco Cirillo.
Unico a pagare: il prefetto Procaccini. Mentre il
ministro Alfano ha negato di essere mai stato informato dai suoi
sottoposti. E da poche settimane, la Procura di Roma ha indagato tre
diplomatici kazaki, tra cui l'ambasciatore Yelemessov, per sequestro di
persona aggravato.
Appurato che l'espulsione della Shalabayeva e
della figlia è stato un errore, resta da chiedersi come è stato
possibile commetterlo. Possibile che il ministro dell'Interno Alfano non
sapesse nulla della vicenda? Cosa ha spinto il ministero dell'Interno a
offrire una così solerte collaborazione all'ambasciata kazaka? I nostri
servizi segreti hanno avuto parte nell'espulsione? Nella puntata di
Report in onda il prossimo 25 novembre cercheremo di chiarire questi e
altri misteri.
Per la rubrica Com'è andata a finire: "L'INTESA"
di Giovanna Boursier
Torniamo
a parlare della vicenda Alitalia. Il salvataggio compiuto dal governo
Berlusconi con la cordata di imprenditori "patrioti", già è costato ai
contribuenti italiani 4 miliardi e mezzo di euro. Ora dopo 5 anni la
compagnia è di nuovo sul punto di non ritorno e a rischio ci sono circa
14 mila lavoratori. Il partner Air France si è defilata dall'aumento
di capitale, e il ministro dei trasporti Maurizio Lupi fa intendere che
ci sarebbero trattative in corso con nuovi partner stranieri. Intanto i
soldi arrivano da Poste Italiane, 75 milioni, che però non eviterebbero
circa 2000 nuovi esuberi.
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