Wikileaks - morte di Litvinenko. La Russia sapeva del polonio


Le autorità russe erano sulle tracce dell’ex spia Alexander Litvinenko, morto nel 2006 a causa di un misterioso avvelenamento da polonio, ma furono dissuase dalla Gran Bretagna che definì la situazione ”sotto controllo”. E’ quanto emerge di documenti diffusi da Wikileaks e citati dal Guardian.
La nota,redatto da un membro dello staff dell’ambasciata Usa a Parigi, classificata come segreta e datata 26 dicembre 2006, riferisce di un incontro il 7 dicembre precedente tra un ex alto funzionario della Cia e un ex agente del Kgb, due settimane dopo la morte di Litvinenko.
Parla di ”una cena amichevole il 7 dicembre” con il diplomatico e ambasciatore per l’antiterrorismo Usa oltre che ex capo della Cia in Afghanistan, Henry Crumpton, e il rappresentante della presidenza russa Anatoly Safonov, durante la quale, commentando i recenti avvenimenti, Safonov sottolineò che ”le autorità russe a Londra erano tutto il tempo al corrente e sulle tracce di individui in possesso di sostanze radioattive in città, ma che le autorità britanniche avevano assicurato che la situazione era sotto controllo”.
Nel cablogramma il diplomatico americano commenta la conversazione sottolineando che le affermazioni di Safonov lasciavano ad intendere che la Russia ”non era coinvolta nell’uccisione , sebbene Safonov non ha fornito ulteriori spiegazioni.

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