Estrapolo dal blog di beppe grillo il seguente articolo, penso che si commenta da solo quello che leggerete:
http://www.beppegrillo.it/2014/04/la_cassazione_il_parlamento_e_incostituzionale_napolitanoacasa.html
"Il Parlamento e Napolitano sono anti costituzionali. La Cassazione dà ragione al M5S
sull'incostituzionalità del Parlamento dopo la sentenza n.1/2014
ammazza Porcellum della Consulta, allo stesso tempo ci dà ragione
sull'obbligo costituzionale, disatteso da Napolitano, di sciogliere le
Camere in tempi brevi. In sostanza la Suprema Corte, nella sentenza
promossa contro il Porcellum e dalla stessa rimandata alla Consulta,
sostiene il concetto più volte ribadito dal M5S che se le Camere sono
state elette con una legge incostituzionale, allora esse devono essere
rimosse e sostituite. E ciò perché il principio di continuità degli
organi costituzionali può consentire una dilazione dei tempi dello
scioglimento per consentire alle Camere, per esempio, di modificare
proprio la legge elettorale; non consente però di portarle avanti fino
alla fine naturale della legislatura. Il titolare, però, del potere di
effettuare tale valutazione è il Capo dello Stato. Scalfaro avrebbe
sicuramente sciolto, Napolitano da monarca qual è, è del tutto
insensibile su questo tema. L'Italia deve tornare ad essere un Paese
democratico, dove la sovranità appartiene al popolo. Napolitano, ormai
garante solo della casta, se ne deve andare subito a casa, non prima di
aver sciolto le Camere." Danilo Toninelli, cittadino portavoce M5S alla Camera
Leggi la sentenza della Cassazione
Di seguito un trafiletto estrapolato dal seguente articolo:
http://www.tzetze.it/redazione/2014/05/clamoroso_si_deve_tornare_a_votare/
Ecco alcuni stralci della lettera scritta a quattro dagli
avvocati Aldo Bozzi e Claudio Tani, ed indirizzata al Presidente
Napolitano. :
"Vorremmo attirare la Sua attenzione sulla importantissima recente
sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione, n. 8878/14 del 4 aprile
2014, nella quale, con l'efficacia del "giudicato erga omnes " è stato accertato e dichiarato che "...i
cittadini elettori non hanno potuto esercitare il diritto di voto
personale, eguale, libero e diretto secondo il paradigma costituzionale,
per la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica, a
causa del meccanismo di traduzione dei voti in seggi, intrinsecamente
alterato dal premio di maggioranza disegnato dal legislatore del 2005, e
a causa della impossibilità per i cittadini elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento...".
"Il principio di continuità dello Stato non può legittimare fino
alla fine della legislatura le Camere elette in violazione della libertà
di voto e che sono il frutto della grave ferita inferta "alla logica
della rappresentanza consegnata dalla Costituzione".
L'attuale Parlamento, in conclusione,
"non ha alcuna legittimazione democratica per apportare modifiche
alla vigente Costituzione, né per modificare la legge elettorale
risultante dalla sentenza n. 1/2014 della Corte Costituzionale.
Auspichiamo, pertanto, che Lei, preso atto dell'ineludibile giudicato e
dell'obbligo giuridico di darvi pronta attuazione, promuova gli atti
necessari affinché il Popolo Italiano sia finalmente messo in grado di
"esercitare il diritto di voto personale, eguale, libero e diretto secondo il paradigma costituzionale".
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