Un “politico corrotto” è “più eversivo” di chi fa antipolitica in maniera onesta, ha scandito alla Radio Vaticana Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso Bojano e presidente della Commissione Cei per gli affari sociali e il lavoro. Una precisa risposta a Giorgio Napolitano
che con l’opinione pubblica ancora attonita di fonte all’inchiesta
“Mondo di mezzo”, l’inchiesta che ha svelato gli indicibili accordi tra
la criminalità e la politica romana, ha ritenuto opportuno scagliarsi
contro la “antipolitica” che è “patologia eversiva“. A
poche ore di distanza, la Conferenza dei vescovi è l’unica istituzione a
prendere una posizione critica sulle parole dell’inquilino del Colle.
“Corruzione e antipolitica, alla fine, sono il medesimo risultato triste
di un fenomeno di mancanza di etica all’interno della politica – ha
spiegato monsignor Bregantini – dobbiamo creare un’economia dove le
decisioni non siano prese da pochi in stanze oscure, ma che siano trasparenti. Ci devono essere organi di controllo, la partecipazione della base. E’ il buio che crea la corruzione o l’antipolitica”.
Per approfondire:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/11/vescovi-napolitano-politico-corrotto-eversivo-fa-antipolitica/1267455/
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