Scienza - il mistero dei due pendoli 'telepatici' risolto

Il primo a osservare il fenomeno fu Christiaan Huygens, nel 1665. Il fisico olandese era a letto, malato di una leggera influenza, e notò che i suoi due pendoli appesi al muro, le cui oscillazioni erano iniziate in maniera del tutto arbitraria, tendevano a sincronizzarsi nell’arco di circa trenta minuti. In particolare, le aste con i pesi oscillavano sincronicamente in direzioni opposte. Sembra un problema semplice, ma evidentemente non lo è: la comunità scientifica, in oltre tre secoli e mezzo, non era riuscita a trovare una soluzione a questo “strano tipo di empatia”, come lo definì lo stesso Huygens. 

Oliveira ha scoperto che il motivo  è dovuto alle onde sonore, in particolare, si propagherebbero attraverso il muro (infatti la condizione necessaria per il fenomeno è che i pendoli siano appesi allo stesso muro) e perturberebbero le oscillazioni dell’asta finché i pendoli non si muovono in opposizione sincronizzata. “I due pendoli”, spiega Oliveira, “interagiscono tra loro, scambiandosi due calci, uno in una direzione e l’altro in quella opposto. Solo quando i pendoli sono in opposizione l’effetto delle due perturbazioni si cancella”.

“anche interazioni molto piccole possono comportare la sincronizzazione di sistemi macroscopici”. Un principio osservato anche in altre discipline, come l’economia, l’elettronica e la biologia: si pensi, per esempio, alla sincronizzazione delle cellule del cuore per generare i battiti cardiaci.

Articolo originale 

http://www.galileonet.it/2015/07/risolto-il-mistero-dei-pendoli-sincroni/

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