Parchi a Firenze parte 1

DRAGONE. Il nostro tour comincia in via Trento, da quello che per tutti i fiorentini è il “Giardino del Dragone”, ma che in realtà altro non sarebbe che un pezzo del Giardino dell'Orticoltura, da cui lo separa la ferrovia. Non sarà dei più curati (la fontana a forma di dragone è spesso spenta), ma dispone sicuramente di una delle viste migliori di tutta la città. E dell'area per cani più panoramica di Firenze. Aperto tutto l'anno fino alle 19.

ORTICOLTURA. Poco più sotto il suddetto Giardino dell'Orticoltura, con la maestosa serra ottocentesca, recentemente restaurata e trasformata in caffè con tanto di farfalle svolazzanti all'interno. Al centro del giardino si erge un tempietto in stile classico, anch'esso recentemente restaurato. Aperto tutti i giorni fino alle 18 (gennaio-febbraio), 19 (marzo-aprile), 20 (giugno-luglio-agosto) a seconda delle stagioni.
STIBBERT. Arrampicandoci più su sulla collina, invece, troviamo il monumentale parco di Villa Stibbert. Non solo un museo poco noto alla maggioranza dei fiorentini, qui sul tetto della città si trova uno dei parchi più lussureggianti del circondario. Non solo immenso, ma dotato di targhette che identificano le varie piante. Aperto tutti i giorni fino alle 17 tranne il giovedì e le principali festività. Da aprile a ottobre chiude alle 19.

PER BAMBINI. Tra il parco Stibbert e quello di Villa Fabbricotti, ce n'è un altro, dotato di albicocchi in fiore e anche di un piccolo ruscello. E' il giardino dedicato a Robert Baden Powell, padre dello scautismo, in cui si trova un'ampia area per bambini.

VILLA FABBRICOTTI. Non sempre ha goduto di ottima fama negli ultimi anni, ma il parco di Villa Fabbricotti rimane uno dei più belli della città. Tra palmizi, pini e cedri secolari, si trovano panchine e tavolini ideali per un pic-nic. Basta ricordarsi di ripulire dopo il pasto.

VENTAGLIO. Sempre in zona, ma stavolta più vicino a Campo di Marte, si trova un altro piccolo angolo di paradiso: è Villa il Ventaglio, nascosta in una viuzza in salita che risponde al nome di via Aldini. Alla base un laghetto con tanto di canneto, anatre e pesci rossi, più su una serie di terrazze fino ad arrivare alla villa, oggi in uso all'Università Internazionale d'Arte. Lungo il percorso fiori e alberi fioriti: guardare ma non cogliere. Aperto tutto l'anno (d'inverno fino alle 17, d'estate fino alle 19.30).

PETTINI-BURRESI. In via Faentina, invece, ben riparata da un muro di cinta, si trova l'area Pettini-Burresi, dal nome della proprietaria che la lasciò in dono al Comune di Firenze. Più che un parco un enorme prato, oasi di silenzio e pace rispetto alla vicina trafficata via. All'interno trovano spazio sia un centro anziani che un centro giovani. E tanto manto erboso, il sogno di ogni bambino scorrazzante. O di adulto in cerca di un posto al sole dove starsene in santa pace per un po'. Aperto tutto l'anno (d'inverno fino alle 18, primavera-estate fino alle 20, talvolta anche la sera).

PAZZAGLI. Al confine est della città, vicino al Girone, c'è poi il Parco Pazzagli, curiosa creatura a due passi dalla ferrovia, disseminata di opere d'arte dell'omonimo scultore. La vicinanza della ferrovia e del moderno ponte sull'Arno contribuiscono a rendere surreale l'atmosfera di questo museo a cielo aperto. Aperto da marzo a ottobre fino alle 19.

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