Vi comunichiamo che domenica 5 maggio alle 21.30 su Rai3 andrà in onda la nuova puntata di Report.
Al
centro della puntata le priorità per il nostro Paese: combattere ciò
che ci affossa e curare invece ciò che ci permetterebbe di crescere. In
"Do ut des" parliamo di corruzione: si annida dove girano i soldi, e in
Lombardia ne girano di più. In "Belli da morire" il patrimonio naturale,
artistico, culturale enologico, gastronomico. Con tutto quello che
abbiamo dovremmo essere ricchi e felici, com'è che non riusciamo a
metterlo a frutto?
"DO UT DES"
Di Alberto Nerazzini
La
chiamano il motore trainante dell'economia: è la Lombardia, 10 milioni
di abitanti, un quinto del PIL italiano. Ed è la regione colpita da una
«serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica
amministrazione», come sottolinea il procuratore regionale della Corte
dei Conti, per il quale la «piaga della corruzione è ben più grave
rispetto a vent'anni fa», ai tempi di Mani Pulite. Roberto Formigoni,
costretto a interrompere la sua quarta legislatura consecutiva - dopo
quasi 18 anni di governo - proprio a causa delle inchieste e degli
arresti che colpiscono i politici regionali, oggi fa il senatore della
Repubblica. È l'indagato più importante: è accusato di associazione per
delinquere, ma è ancora Commissario generale dell'Expo Milano 2015. La
Lombardia riparte da Roberto Maroni e da una rinnovata alleanza
Pdl-Lega. Qual è l'agenda politica? E soprattutto: la corruzione
dilagante è una delle questioni sul tavolo?
"BELLI DA MORIRE"
Di Stefania Rimini
Con
il patrimonio che abbiamo di natura, di arte, di cultura, enologico,
gastronomico, dovremmo essere ricchi e felici ... com'è che non
riusciamo a metterlo a frutto? Nonostante il made in Italy e la
creatività per cui siamo famosi, le nuove imprese che ruotano intorno al
patrimonio non riescono a partire, che siano a Milano o a Catania. Di
chi è la responsabilità? Intanto gli amministratori dei nostri beni
culturali regalano a Google la possibilità di digitalizzare i nostri
tesori più belli, dagli Uffizi alle calli di Venezia, e le imprese
italiane che fanno lo stesso lavoro vengono lasciate a becco asciutto. E
ancora, chi sono i privati che fanno affari all'interno dei musei
pubblici e chi raccomanda chi? Quando poi si tratta di turismo, il
nostro Paese è talmente bello che noi pensiamo di poter vivere di
rendita, perché chiunque nel mondo prima di morire doveva venire a
vedere l'Italia. Peccato che il mondo è cambiato, ci sono i social
network e internet e il turista non è più lo stesso, vuole fare attività
e avere servizi, mentre le Regioni che hanno il compito di fare
promozione continuano a vendere il fatto che siamo belli, come
trent'anni fa. Quando poi si tratta di paesaggio, nessuno ci batte: chi
vuole vedere il paesaggio dell'uomo viene in Italia. Abbiamo 121
paesaggi rurali e pastorali storici, dai castagneti monumentali della
Toscana ai terrazzamenti della Liguria, ma sono anche i più minacciati:
dall'abbandono e dalle norme europee. Bisogna agire subito perché il
nostro patrimonio è la strada per uscire dalla crisi.
I video e le trascrizioni delle due inchieste saranno resi disponibili sul nostro sito www.report.rai.it pochi minuti dopo la fine della trasmissione.
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