La puntata si intitola: "TRA IL DIRE E IL FARE"
Nella
seconda puntata della nuova stagione siamo andati a vedere cosa c'è di
concreto nel "Decreto del Fare" e in tutte quelle iniziative prese dal
Governo per rendere più trasparenti e efficaci le nomine delle grandi
società a partecipazione pubblica, dall'Eni all'Enel, da Finmeccanica
all'Anas, passando per Ferrovie.
Tutte iniziative presentate con
grande rilievo come fossero la medicina giusta per i mali della crisi e
rimettere in sesto il nostro Paese. E' così? A quegli annunci sono
seguiti i fatti?
Come verranno utilizzati i miliardi portati a casa
da Letta per incentivare l'occupazione giovanile? Cosa hanno pensato i
nostri politici per valorizzare i nostri capolavori nascosti?
Uno
degli annunci ai quali si è dato tanto rilievo è il pagamento dei debiti
della pubblica amministrazione. Da dove arriveranno i soldi?
Parleremo
anche di burocrazia, che costa ogni anno alle piccole e medie imprese
31 miliardi di euro. Il "Decreto del Fare" ha previsto di snellire le
procedure burocratiche e a indennizzare le imprese che hanno subito dei
ritardi da parte dei funzionari pubblici. Ma è efficace?
Quanto deve
valere la nostra abitazione? Due terzi della ricchezza totale italiana,
circa 9mila miliardi di euro, sono costituiti da immobili e sul loro
valore si pagano tasse di vario genere: IMU, TARES, SERVICE TAX, IRPEF.
Peccato che la rendita catastale, la base su cui si calcola
l'imponibile, non venga aggiornata da decenni e, soprattutto nei centri
storici, sia estremamente distante dai reali valori di mercato e spesso
sia origine di ingiustizia sociale, tra cittadini di diverse regioni,
comuni, ma anche di quelli che abitano sulla stessa via o addirittura
sullo stesso pianerottolo.
Infine la mediazione civile obbligatoria,
che dal 20 settembre è tornata in vigore. Cos'è? I cittadini prima di
iniziare una causa civile devono andare davanti a un mediatore, che
prova a trovare un accordo. Si applica a un vasto numero di materie,
liti condominiali, casi di responsabilità medica, diffamazione a mezzo
stampa, successioni ereditarie, contratti bancari e anche a liti di alto
valore economico. A introdurre questo strumento ci aveva già pensato
Alfano nel 2010 poi però era intervenuta la Corte Costituzionale a
bloccare tutto. Chissà come andrà stavolta.
Questi i servizi che andranno in onda:
Direttiva: NOMINE PUBBLICHE
di Luca Chianca
A
giugno il Ministero dell'Economia ha varato una nuova direttiva per
selezionare i top manager delle oltre 32 società partecipate dallo Stato
e, la scorsa estate, sono arrivate le prime nomine: Anas, Invitalia,
Ferrovie dello Stato e Finmeccanica. Come sono stati scelti i nuovi
amministratori che guideranno le nostre aziende pubbliche per i prossimi
anni?
Riforma fiscale: IL CATASTOdi Emilio Casalini
Due terzi della ricchezza totale italiana,
circa
9mila miliardi di euro, sono costituiti da immobili, su cui si pagano
tasse di vario genere: Imu, Tares, Service Tax, Irpef. Peccato, però,
che la rendita catastale, la base su cui si calcola l'imponibile, non
venga aggiornata da decenni e, soprattutto nei centri storici, sia
estremamente distante dai reali valori di mercato. Con la riforma del
catasto, approvata a fine settembre dalla Camera, le sperequazioni in
materia potrebbero finalmente essere sanate
Decreto del fare: BUROCRAZIA
di Claudia Di Pasquale
La
burocrazia costa ogni anno alle piccole e medie imprese 31 miliardi di
euro, eppure le amministrazioni pubbliche rilasciano autorizzazioni e
documenti con mesi di ritardo. Più che semplificare, la burocrazia
complica la vita degli imprenditori italiani. Oggi però c'è il decreto
del fare che prova a snellire le procedure e a indennizzare le imprese
che sono stati danneggiati dai ritardi. Vediamo come funziona.
Decreto del fare: DEBITI P.A.
di Emanuele Bellano
I
debiti della pubblica amministrazione verso le imprese ammontano a 90
miliardi di euro. A luglio, con il "decreto del fare", il governo Letta
ha annunciato lo sblocco dei primi 16 miliardi. Ma guardando tra le
pieghe del provvedimento, si che la copertura finanziaria al decreto
arriva dall'aumento delle tasse locali e che i 5 miliardi di
finanziamento per l'acquisto di nuovi macchinari, promessi alle piccole e
medie imprese, rischiano di non arrivare mai.
Decreto del fare: MEDIAZIONE
di Claudia Di Pasquale
Dal
20 settembre è tornata in vigore la mediazione civile obbligatoria.
Prima di arrivare alla causa civile, devi per forza passare per un
mediatore, che cerca un accordo amichevole tra le parti. L'obbligo
riguarda svariate materie: liti condominiali, casi di responsabilità
medica, diffamazione a mezzo stampa, successioni ereditarie, contratti
bancari e anche a contese con un alto valore economico. La mediazione
civile era già stata introdotta da Alfano nel 2010 poi però era
intervenuta la Corte Costituzionale e si era bloccato tutto. Oggi la
mediazione e civile ritorna ma in via sperimentale per quattro anni e
con qualche correttivo.
Decreto del fare: AGENDA DIGITALE
di Emanuele Bellano
Con
il "decreto del fare", Il governo Letta prevede di rilanciare l'Agenda
Digitale, un pacchetto di provvedimenti che hanno lo scopo di
semplificare la pubblica amministrazione, diffondendo nuovi strumenti
elettronici e informatici. Intanto, il governo taglia i fondi per la
banda larga, non stanzia i soldi per gli investimenti e la pubblica
amministrazione si perde tra 129 banche dati che non comunicano tra
loro.
Decreto del fare: OCCUPAZIONE GIOVANILE
di Giuliano Marrucci
Dopo
il vertice europeo di fine giugno il premier Letta e il ministro
Giovannini annunciano in pompa magna di aver ottenuto un miliardo e
mezzo contro la disoccupazione giovanile. A spendere questi soldi
saranno i centri per l'impiego, per i quali noi investiamo un decimo
rispetto alla media dei paesi europei e che ormai sono al collasso.
Riusciranno a spenderli bene?
Ddl semplificazione: AFFITTASI CAPOLAVORI
di Giuliano Marrucci
Un
modo per valorizzare il nostro patrimonio artistico? Semplice,
affittarlo all'estero, per 20 anni. L'avevano già proposto i senatori
Razzi e Scilipoti, ora è nel Ddl semplificazioni. O almeno c'era, perché
nel frattempo il ministero ha cambiato idea. Ma forse è troppo tardi.
I video e le trascrizioni delle inchieste saranno resi disponibili sul nostro sito www.report.rai.it pochi minuti dopo la fine della trasmissione.
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