Segnalo quest'interessantissima notizia del Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/28/lettera-del-ricatto-di-valter-lavitola-a-silvio-berlusconi/367240/
Cinquecentomila euro per distruggere Gianfranco
Fini, un’incessante opera per comprare i senatori del centrosinistra ad
epoca del governo Prodi, la distruzione di foto di Silvio Berlusconi con
alcuni camorristi. E ancora: informazioni a Mastella sulle indagini
della procura di Santa Maria Capua Vetere. Valter Lavitola, il
faccendiere in carcere a Napoli dal 16 aprile, racconta tutto questo in
una lettera di 20 pagine (datata 13 dicembre 2011) fatta arrivare all’ex
premier Silvio Berlusconi - e rintracciata dagli inquirenti sul
computer di Carmelo Pintabona, l’uomo d’affari e politico di origine
siciliana che con Lavitola è indagato per tentata estorsione all’ex
premier - con la quale lo ricatta e gli chiede milioni e milioni di
euro.
il passaggio sull’ex maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica, coinvolto nell’inchiesta P4 assieme al deputato del Pdl Alfonso Papa e all’uomo d’affari Luigi Bisignani
e latitante da oltre un anno (“io lo mantengo da un anno in Senegal“):
“Era la fonte – scrive Lavitola a Berlusconi – che ha quantomeno
contribuito a salvare Bertolaso (glielo può chiedere), ci ha coperti nell’indagine sull’acquisto dei senatori, ha dato una mano sul serio nelle indagini su Saccà (con le intercettazioni) e Cosentino,
ed ha eliminato alcune foto che La vedevano ritratto assieme a
Bassolino e ad alcuni mandanti della Camorra per la vicenda dei rifiuti
(sono certo che lei non sapesse chi fossero). Eravamo in grande debito e
lui si era reso conto che Bisignani e Papa lo sfruttavano e lo
prendevano in giro promettendogli di andare ai servizi per guadagnare
200 euro in più al mese. Non c’è nulla di più pericoloso di un amico che
si sente tradito, abbandonato e senza vie di uscita”.
Ecco il testo integrale di quella lettera
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