Report domenica prossima presenterà una serie di inchieste che
toccheranno vari temi, dall'ennesimo privilegio di cui godono i nostri
parlamentari a come vanno le cose in Alitalia, a come invece investiamo
il denaro pubblico all'estero e in casa nostra quando costruiamo un
ospedale. A seguire alcuni esempi positivi per migliorare le cose nel
nostro Paese.
"ONOREVOLI ESODATI"di Emilio Casalini
Metà
di loro ha il doppio lavoro ma quando non vengono più rieletti, i
parlamentari italiani ricevono un "assegno di reinserimento all'attività
lavorativa", una specie di liquidazione/previdenziale che oggi si
chiama "assegno di fine mandato". La prendono tutti, sembra
costituzionalmente illegittima ma soprattutto, a differenza del tfr di
tutti gli italiani, è esentasse.
Com'è andata a finire? "L'INTESA"
di Giovanna Boursier
Torniamo
a parlare di Alitalia. I creditori attendono ancora di essere pagati: i
commissari straordinari che nel 2011 hanno sostituito l'ex commissario
Augusto Fantozzi, grazie a una norma ad hoc dell'ex governo Berlusconi,
non hanno tuttora presentato il piano di riparto della ‘bad company' per
saldare i 3 miliardi di debiti euro. La ‘good company' dei capitani
coraggiosi invece sembra ancora non decollare. Al terzo trimestre conta
circa 170 milioni di passivo. Bisogna stringere la cinghia e si
risparmia anche sul carburante extra, ma "senza interferire in alcun
modo con gli standard di sicurezza operativa", dice Alitalia.
"CORTO CIRCUITO"di Emanuele Bellano
L'energia
pulita sta diventando un business mondiale. Nel 2009, il Premier Silvio
Berlusconi e il suo ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola
lanciano un programma di investimenti in Serbia e Montenegro: centrali
idroelettriche e un cavo sottomarino che collega le due sponde
dell'Adriatico per lo scambio di energia ecologica. Arruolate per
l'impresa avveniristica sono società miste come A2A, società formata
dalle municipalizzate di Milano e Brescia e Terna, con loro ci sono i
privati, come Seci Energia Spa del gruppo Maccaferri: come saranno
andati gli affari per loro? A vedere i bilanci di A2A non sembra molto
bene, e allora chi ci ha guadagnato dal denaro pubblico che abbiamo
investito nella green energy in Montengro?
"LA FINANZA E IL PROGETTO"
di Antonino Monteleone
L'articolo
20 della legge 67/1988 stanziava 17 miliardi di euro per costruire
nuovi ospedali e ristrutturare quelli che ne avevano bisogno.
Venticinque anni dopo quei soldi sono finiti. I nuovi fondi stanziati
coprono a malapena i costi di miglioramento delle strutture esistenti.
Per costruire gli ospedali adesso si usa la tecnica del project
financing. Se c'è bisogno di un ospedale il pubblico mette metà delle
risorse, l'altra metà la mette il privato che in cambio gestisce una
serie di servizi. In cambio si paga un canone per una durata che va da
15 a 30 anni.
Una delle iniziative più consistenti riguarda Venezia,
l'ospedale dell'Angelo di Mestre. Per costruirlo servivano 250 milioni,
metà li hanno messi i privati. I costi di quest'operazione, però, a
conti fatti, saranno quattro volte maggiori.
"RISORSE ATTIVE"
di Luca Chianca
Nel
passato non c'è mai stata una società in cui il peso demografico della
popolazione anziana sia stato così rilevante. Oggi in Italia i senior
sono 12 milioni ed entro la metà del secolo diventeranno 20 milioni e
questo ci porta a fare i conti con costi sanitari e pensionistici sempre
più alti. Se non vogliamo risolvere il problema spostando ogni volta
l'asticella della pensione sempre più in là, bisogna ripensare da subito
ad una società che considera i "giovani anziani" come una risorsa,
investendo sulla qualità del loro capitale umano.
I video e la trascrizione integrale di tutte le inchieste saranno online sul nostro sito www.report.rai.it pochi minuti dopo il termine della trasmissione
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