Giustizia – il capolarato nell’Agricoltura

Copio ed incollo il seguente trafiletto che spiega come il capolarato o sfruttamento delle persone nell’agricoltura, per 25 euro al giorno.
 
http://www.ecoblog.it/post/45163/agromafie-e-capolarato-esplodono-al-nord-italia-con-400-mila-contadini-in-semi-schiavitu

 
“La Flai Cgil - Federazione lavoratori agro industria, ha presentato il primo rapporto su Agromafie e capolarato in Italia prodotto dall’Osservatorio Placido Rizzotto, dove sono snocciolate cifre che fanno inorridire e riflettere. La prima scoperta è che il caporalato non è una prerogativa delle regioni del Sud ma secondo le 14 regioni analizzate e le 65 province il fenomeno è in crescita presente anche nelle campagne del Nord e Centro Italia e registrato in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lazio. 

 
Vittime del caporalato l’esercito di 400 mila lavoratori agricoli invisibili che lavorano in un regime di semi schiavitù il che porta danni al fisco pari a 420 milioni di euro l’anno. Ma lo0 sfruttamento del lavoro non produce solo mancate entrate al fisco ma spesso si affianca a altri reati anche di tipo mafioso come usura, estorsioni, sofisticazioni alimentari, falsa concorrenza. E il giro d’affari al nero si aggira tra i 12 e i 17 miliardi di euro pari al 10% di tutto il PIL (possiamo definirlo così?) delle criminalità organizzate e mafie. 

 
La magistratura però non sta a guardare e le confische disposte dal 2008 a oggi sono cresciute del 65% ma purtroppo solo il 4% delle imprese rientra nella legalità. 

 
Ai contadini schiavi i caporali sottraggono mediamente il 50% della quota reddito che:


mediamente percepiscono un salario giornaliero che si attesta tra i 25 Euro e i 30 Euro, per una media di 10-12 ore di lavoro, tutto nell’illegalità comunque nel sommerso parziale. I caporali, però, impongono anche le proprie tasse giornaliere ai lavoratori: 5 euro per il trasporto, 3,5 euro per il panino e 1,5 euro per ogni bottiglia d’acqua consumata. Da Gennaio a Novembre del 2012 sono 435 sono le persone arrestate per: riduzione in schiavitù (Art. 600), tratta e commercio di schiavi (Art. 601), alienazione e acquisto di schiavi (Art. 602). Dall’entrata in vigore della norma che istituisce il reato di caporalato (art. 603bis del c.p. - introdotto dal D.L. 13 agosto 2011, n. 138) le persone denunciate o arrestate sono solo 42. La metà degli arresti al centro-nord.“







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